Politica

Trasparenze con pudore Scervino sceglie il pizzo per donne neoromantiche

Blumarine disegna abiti per chi ama i paesi caldi. Mentre Luisa Spagnoli veste l'hippy chic

Lucia Serlenga

Milano La più bella delle belle o come recitava un motto caro alla regina Claudia di Francia e a Caterina de' Medici, candidior candidis, arriva sulla passerella di Ermanno Scervino: una donna dalla bellezza eterea, assoluta e pura. «Le mie trasparenze sono sensuali e mai volgari», spiega lo stilista che ha messo la sua capacità di ricerca al servizio di un'eleganza incontestabile e più che mai desiderabile.

La sua stupefacente lezione di bravura e di sartorialità parla di futuro soprattutto nel pizzo plissettato percorso da ricami soutage in preziosissimi abitini o nei giacchini uniforme di organza. Ma la lunga teoria di modelli culmina con le lievi organze di seta dei vestiti da sera, uno più straordinario dell'altro: c'è quello color acqua plissettato e a nido d'ape e quello a balze asimmetriche di pizzi e macramè color «nude», c'è quello tempestato di fiori di tessuto e l'immancabile nero più sensuale che mai. Il designer toscano supera se stesso e dipinge la versione più inattesa dello stile new romantic. Di romanticismo ribelle parla invece Anna Molinari nella collezione Blumarine. «Ho pensato al guardaroba ideale di una donna che ama vivere in paesi caldi», dice la stilista definita «regina delle rose», mandando in passerella modelli semplificati fatti di camicie e gonne a ruota con tante balze ma anche grandi fiori tropicali stampati come xilografie o ricamati su fluidi chiffon. E a sorpresa c'è persino il lungo abito in tartan rosa, una nuvola di leggerezza che chiude in bellezza una riuscita collezione fatta anche di godibili pezzi in broderie anglaise.

Nel solco di una nuova dolcezza s'inserisce Vivetta Ponti, la designer che incanta con il suo linguaggio fiabesco una platea a caccia di emozioni. «Sono partita dalla cineasta tedesca Lotte Reiniger che negli anni Venti trasformava ombre e silhouette in cortometraggi con i personaggi delle favole più classiche» racconta spiegando che le ombre sono diventate ricami fatti a mano. Ma di ricami anche a tombolo e di stampe speciali vivono tutti i modelli che sfilano creando una magia con le donne fiore, Alice nel paese delle meraviglie, gli inconfondibili visi della designer.

Da una favola all'altra il passo è breve. E quella raccontata da Antonio Marras ha il profumo del Mali o l'obiettivo del fotografo Malick Sibidé che nel 1960 aveva immortalato la gioia dell'indipendenza del paese africano con immagini di ragazzi che vestiti all'occidentale e ballavano rock e twist. Lo stesso che hanno fatto alcuni ballerini in sala al termine di una sfilata straordinariamente ricca di bellissime proposte con tessuti, sovrapposizioni, stratificazioni nello stile inconfondibile del designer di Alghero. «Gli abiti possono abbattere muri e barriere», spiega lo stilista. E possono soprattutto creare l'atmosfera giusta per vivere l'estate.

Come nel caso della collezione Luisa Spagnoli che attraverso un lungo itinerario fra Capri e Formentera, disegna il guardaroba di una signora moderna attenta alla sua immagine che sceglie shorts di denim, vestiti lunghi e bianchi da hippy chic e i pezzi più glamour da diva anni Cinquanta.

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