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Travolti dall'onda anomala: recuperati due cadaveri Roma, cade pino: due feriti

Le vittime erano su un'auto sul molo di Acireale Nella capitale l'albero si schianta in via Mazzini

Jacopo Granzotto

Il peggio è passato. Da oggi l'Italia vivrà un inquietante anticipo di Primavera con temperature fino a 22 gradi al centronord. Preludio, sostengono i meteorologi, di un'estate lunga e rovente. Speriamo si sbaglino. Ma la cronaca di tre giorni di venti di burrasca da nord a sud è purtroppo ricca. Solo nel Lazio sei morti con la sindaca di Roma Virginia Raggi che può accendere un cero dopo la terrificante pioggia di rami e lamiere dai cornicioni. Ormai i romani vivono con terrore ogni evento atmosferico che non sia un venticello.

Ieri alla Borghesiana, periferia romana, un uomo salito sul tetto per riparare l'antenna tv è stato investito da una raffica di vento che l'ha fatto precipitare da sei metri. É morto sul colpo. Sempre ieri, e sempre a Roma, un pino marittimo di 30 metri è crollato a viale Mazzini nei pressi della Corte dei Conti. Tre persone sono rimaste ferite, tra questi anche un dipendente delle Poste che si trovava al volante di una Panda di servizio. Panico tra i passanti, strage sfiorata e polemica sullo stato di degrado del verde capitolino che infuria.

Anche ieri giornata di vento forte in tutta Italia. Il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo ha chiesto alla Regione Campania la dichiarazione di calamità naturale. «La violenza del maltempo - spiega Cuomo - si è abbattuta anche a Marina Piccola, con seri danni al pontile di attracco degli ospiti delle navi da crociera. La furia del grecale, come è noto, si è abbattuta anche nella zona collinare, spezzando rami e piegando alberi, con ingenti danni alle aziende agricole. Ma è nel borgo di Marina Grande che abbiamo registrato un vero e proprio stravolgimento, a causa della violenza del mare».  Sulla vicenda interviene anche l'assessore alle Attività produttive, Massimo Coppola: «Si è trattato di eventi meteorologici eccezionali che purtroppo hanno procurato non pochi danni che, in queste ore, stiamo cercando di quantificare. Ci auguriamo - conclude - che chi ha subito perdite in termini di attrezzature e strutture, possa essere risarcito e in tempi brevi».

Intanto ad Acireale i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato l'auto (una Fiat Panda verde) su cui si trovavano i tre giovani inghiottiti domenica mattina dal mare di Acireale. Era all'imboccatura del porticciolo. All'interno sono stati trovati solo due corpi, quelli di Margherita Quattrocchi, 21 anni e dell'amico Lorenzo D'Agata, di 27. Si cerca ancora il 22enne Enrico Cordella. Sono stati trovati a circa un miglio da Santa Maria la Scala.

Secondo una prima ricostruzione, i tre giovani avevano preso un caffè insieme in un bar della zona e poi avevano deciso di fare quattro chiacchiere davanti al mare, dentro la loro auto, proprio nel porticciolo di Santa Maria la Scala, piccola frazione di Acireale. Stavano osservando la forza delle onde, quando una di queste avrebbe trascinato in acqua la Fiat Panda. L'auto era ferma sul molo.

Alle scena avrebbe assistito qualcuno che ha allertato le forze dell'ordine.

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