Politica

Il triste bavaglio di Sky alla Saluzzi che twitta

Sky si è adeguata ad Alonso infischiandosene del fatto che Paola Saluzzi sia una donna libera

Il triste bavaglio di Sky alla Saluzzi che twitta

La vicenda è nota eppure merita una chiosa. Lo scorso venerdì Paola Saluzzi, big di Sky (conduce egregiamente Tg pomeriggio ), tifosa della Ferrari di Formula uno, immette in rete un tweet offensivo nei confronti di Ferdinando Alonso, un pilota che ha abbandonato la scuderia del Cavallino rampante per approdare alla concorrenza. Poche parole e un insulto grave (che non ripetiamo per evitare querele). Normale che il destinatario si irriti e reagisca. Meno normale che per ripicca, alcuni giorni dopo, in occasione del Gran premio in Cina, rifiuti di rispondere alle domande di un inviato dell'antenna televisiva. Con voi che mi avete insolentito, afferma Alonso per motivare la propria decisione, non voglio avere a che fare.

Ullallà! Che c'entrano la signora Saluzzi e le sue privatissime intemperanze verbali con Sky? Nulla. Ma il pilota spagnolo confonde i due piani. Per lui Paola e l'emittente per la quale lei lavora, nel campo della cronaca politica e non in quello sportivo, sono la stessa cosa. Pensa che la conduttrice di Tg pomeriggio rappresenti sempre (anche quando dorme o interviene per i fatti propri sui social network) l'azienda per la quale lavora e da cui percepisce lo stipendio. Pertanto spara nel mucchio e colpisce il primo giornalista del gruppo Murdoch che gli capita a tiro, e lo stende negandogli l'intervista.

Il quale giornalista è così costretto, per giustificarsi del servizio «bucato», a raccontare l'accaduto al proprio direttore, che a sua volta informa i vertici aziendali. E succede il finimondo. Che fanno i dirigenti di Sky? Anziché mandare al diavolo Alonso, afflitto da paturnie, mandano a casa la Saluzzi, sospesa dall'incarico di guidare il programma pomeridiano. In questo modo becero e iniquo sperano di dare soddisfazione ad Alonso, placandone le ire. Incredibile ma vero.

Da notare che la Saluzzi non ha rivolto contumelie al campione di automobilismo utilizzando il microfono e le telecamere di Sky, né lo ha fatto durante l'orario di lavoro, bensì a casa propria e mediante il proprio tablet che, fino a prova contraria, ciascuno usa a piacimento, secondo estro anche per scrivere bischerate di cui non è tenuto a rendere conto all'editore per il quale presta opera remunerata.

D'altronde Twitter è pieno zeppo di volgarità d'ogni tipo, autentiche aggressioni nei confronti di chiunque, e non risulta che gli screanzati siano mai stati puniti dalla ditta di cui sono dipendenti. Io stesso vengo spesso preso a male parole su Twitter da gente che, talvolta, mi augura addirittura di crepare fra atroci tormenti, ma non mi è giunta notizia che essa sia stata punita dal datore di lavoro. A che titolo ciò sarebbe potuto avvenire?

Sky invece, adeguandosi al livello mentale di Alonso e infischiandosene del fatto che Paola Saluzzi sia una donna libera (talmente libera da poter fare ciò che le garba fuori dallo studio televisivo) e non perseguibile per come si comporta in privato, ha decretato contro di lei una sospensione illegittima e assai più offensiva delle espressioni che hanno ferito il pilota. Nel provvedimento adottato nei confronti della signora c'è una componente di arroganza padronale intollerabile.

Sorprende che Murdoch, australiano di educazione britannica, lo abbia avallato.

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