Cronache

Trovato morto il manager scomparso

Dirigente di una ditta farmaceutica Svizzera, il corpo era nella casa di un viado

Trovato morto il manager scomparso

Milano - Secondo il medico legale è morto tra il 25 e il 26 dicembre. Un cadavere integro, senza lesioni, almeno apparentemente non vittima di una morte violenta quello di Enrico Maccari, imprenditore lecchese di 55 anni, dirigente di una casa farmaceutica svizzera, residente nel canton Ticino, a Giubiasco di Bellinzona e scomparso proprio il giorno di Natale, dopo aver pranzato a Lecco con i quattro figli e con la moglie da cui era separato. La sua auto era stata trovata parcheggiata il 29 dicembre a Milano, all'angolo tra viale Monza e via Fratelli Pozzi, in zona Gorla. E il suo corpo senza vita è stato rinvenuto ieri in tarda mattinata all'interno un appartamento al primo piano, proprio in via Pozzi 1, cioè a due passi dal posto dove Maccari aveva lasciato la propria vettura quindici giorni fa. Il ritrovamento è stato possibile grazie ad alcuni accertamenti fatti dagli uomini delle «Volanti» dopo una segnalazione giunta alla polizia da una conoscente del padrone di casa, ma ora le indagini passano alla Squadra mobile. Nell'appartamento vive infatti un viado che pare frequentasse l'imprenditore. E seppure al momento, viste le apparenti condizioni della salma, il sudamericano non sembrerebbe essere direttamente coinvolto in quanto accaduto al 55enne - deceduto molto probabilmente per un malore, anche se l'ultima parola spetta come sempre ai risultati dell'autopsia - il brasiliano sarà senz'altro incriminato per omissione di soccorso.

Maccari sarebbe morto in quello che la polizia non ha esitato a definire una «microabitazione», dove - con indosso un accappatoio, quindi nascosto da coperte e plaid di lana - era stato abbandonato dal giorno del decesso davanti all'ingresso. «Abbiamo rischiato di inciamparci dentro» hanno spiegato gli investigatori dopo il primo intervento nell'appartamentino. Ora la polizia, sempre in attesa dell'esame autoptico, sta svolgendo una serie ulteriori accertamenti sulla vita privata di Enrico Maccari anche se sembra evidente che la famiglia fosse completamente all'oscuro delle sue frequentazioni milanesi.

Assistito da un legale, uno dei figli aveva presentato la denuncia di scomparsa del padre a Varese e alla polizia elevetica. Il ragazzo aveva spiegato che il padre attendeva, per il 30 dicembre, l'arrivo della compagna, una francese con la quale si frequentava dopo la separazione dalla moglie. Gli agenti svizzeri erano entrati allora nell'appartamento dell'uomo a Bellinzona e non avevano trovato tracce di scasso, ma neanche di un recente passaggio del manager. Dopo dieci giorni dalla scomparsa, il ragazzo aveva deciso di rivolgersi anche ai media e, dopo il ritrovamento della macchina dell'azienda in uso al papà a Milano (grazie alla localizzazione del Gps), domenica ne aveva parlato Il Corriere della Sera, spiegando che la famiglia non capiva come mai lo scomparso avesse raggiunto Milano, meta non prevista nei suoi programmi.

Ieri il tristissimo finale.

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