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Truppe azzurre "invadono" il Molise: l'alleanza ora lancia lo sprint finale

Sessanta parlamentari in Regione per tirare la volata a Toma, candidato unitario. La vittoria sembra a portata di mano

Truppe azzurre "invadono" il Molise: l'alleanza ora lancia lo sprint finale

nostro inviato ad Agnone (Is)

Il traguardo è alla portata, il voto di domenica è vicino. Così dentro Forza Italia scatta la mobilitazione e da Roma sessanta parlamentari si muovono in contemporanea per dare un segnale importante di presenza sul territorio nel momento del rush finale di una consultazione che in questa fase assume un valore politico simbolico molto superiore a quello effettivo.

Guidati dalla presidente degli onorevoli forzisti Mariastella Gelmini sono tanti i deputati che lasciano la Capitale verso Campobasso, Isernia, Venafro, Termoli, Agnone, Boiano, Larino e Montenero di Bisaccia tra le tante piccole località urbane e rurali del Molise. Una mossa scattata in parallelo con una analoga mobilitazione voluta da Matteo Salvini che ha incaricato dell'«operazione Molise» il senatore Paolo Arrigoni.

Il tutto nel giorno in cui nella piccola regione del Centro-Sud avrebbero dovuto ritrovarsi per la chiusura della campagna elettorale Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, prima che la trattativa governativa consigliasse un rinvio di 24 ore. Un «traffico» di leader che fa il paio con l'inedito afflusso di parlamentari, schierati sul campo per convincere gli indecisi e per conquistare fino all'ultimo voto disponibile, recuperando la capacità di dialogo e di ascolto e lo spirito più sincero della politica.

Nell'onda azzurra che arriva in Molise c'è la delegazione calabrese guidata da Roberto Occhiuto, ci sono tra gli altri Annagrazia Calabria, Alessandro Cattaneo, Giusi Versace, l'ex senatrice Paola Pelino - che sta seguendo quotidianamente la campagna molisana - l'europarlamentare Fulvio Martusciello, Maria Tripodi, Simone Baldelli, Roberto Pella, Federica Zanella, Stefano Benigni, Francesco Cannizzaro, Raffaele Baratto.

Il tentativo è anche quello di arginare il vento leghista e non farsi superare dall'alleato, ma è chiaro che il primo obiettivo è portare Donato Toma, candidato unitario del centrodestra, alla vittoria contro l'avversario più forte del M5s.

«Queste elezioni sono decisive per i molisani» dice da Isernia Mariastella Gelmini. «Noi vogliamo partire dal territorio e sappiamo che queste elezioni possono cambiare la qualità della vita delle persone che vivono qui. Abbiamo scelto un commercialista perché dopo il fallimento del centrosinistra qui ci vuole un buon amministratore». La capogruppo dei deputati azzurri Gelmini non si nasconde e parla apertamente di «concorrenza virtuosa» con la Lega. «Il nostro avversario qui, però, è soprattutto l'astensionismo.

E in questo senso la figura di Donato Toma rappresenta la figura migliore per la rinascita di questa Regione».FdF

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