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La Tunisia ne chiude 80, Renzi si oppone alla legge "anti-moschee" di Maroni

Il governo a marzo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la "legge anti-moschee" della Regione Lombardia

La Tunisia ne chiude 80, Renzi si oppone alla legge "anti-moschee" di Maroni

La Tunisia la risposta al terrorismo islamico l'ha trovata in quella che è l'unica mossa che doveva essere fatta: chiudere le moschee dove avviene la radicalizzazione, dove uomini e donne fedeli di Allah doventano reclute dello Stato Islamico.

Tunisi ne ha chiuse 80 ed è un paese a maggioranza musulmana. L'Italia e il governo Renzi, invece, pensano bene che sia opportuno ostacolare l'unica legge italiana che metta dei paletti alla costruzione di nuovi luoghi di culto islamici. Nel gennaio di quest'anno, infatti, il governo a guida leghista della regione Lombardia ha approvato una legge regionale che definisce le regole per l'apertura di nuove moschee. In realtà, la norma vale per tutti i luoghi di culto di tutte le religioni, ma le opposizioni non hanno esitato a chiamarla "legge anti-moschee". Anche fosse, gli ultimi attentati dimostrano che non sarebbe una scelta sciocca.

La legge voluta da Maroni prevede che per costruire un minareto sia necessario stipulare convenzioni urbanistiche con i Comuni interessati, si debba "rispettare il paesaggio lombardo" e che gli interessati debbano farsi carico delle spese per i parcheggi, strade e degli impianti di video-sorveglianza che è obbligatorio installare. Di più: il Pirellone, infatti, ha inserito anche un articolo che permette ai comuni di indire dei referendum consultivi per far esprimere la popolazione sulla volontà o meno di avere una moschea nella loro comunità cittadina. Le regole valgono sia per le religioni che hanno stipulato un concordato con lo Stato, sia per quelle che non l'hanno fatto, come l'Islam. Per queste, sarà necessario sottoporre le richieste di autorizzazione anche al controllo di una consulta regionale.

Misure non discriminanti, ma - visti i tempi - di buon senso. Eppure Matteo Renzi, senza tener conto di quanto sta avvenendo in questi mesi e dimostrando di essere meno lungimirante dei governatori tunisini, in marzo ha deciso di impugnare la legge lombarda di fronte alla Corte costituzionale. Per cancellarla.

Evidentemente per il premier la radicalizzazione che avviene nelle moschee di tutto il mondo, e anche in quelle italiane, non sono un problema.

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