Cronache

Ultimo tackle a Ronaldo "Centinaia di prove e sono tutte autentiche"

Il legale di CR7: «Carte false e manipolate» Replica del settimanale tedesco «Der Spiegel»

Ultimo tackle a Ronaldo "Centinaia di prove e sono tutte autentiche"

Ronaldo non è abituato a giocare in difesa. E si vede. Ogni volta che apre bocca per parlare di quella maledetta sera del «dopo discoteca», inciampa su se stesso come un terzino alle prese con una rabona. «Fake news...fake news», ha continuato a ripetere in un tragicomico videomessaggio nel tentativo di discolparsi. La parola che da giorni angoscia Cristiano (e la Juventus) è sempre quella: stupro. Sei lettere che Giampiero Mughini - dall'autorevole tribunale-tv di Tiki Taka - ha derubricato a «rapporto non consenziente», suscitando l'indignata reazione del fine giurista Maurizio Pistocchi. Del resto la telenovela-hot che coinvolge il cinque volte Pallone d'Oro è diventata lo storytelling ideale per i narratori dei Bar Sport di tutto il mondo. Nell'era dell'opinionismo global uno vale uno, e poco importa se in Germania c'è il settimanale Der Spiegel che sostiene di «essere in possesso di centinaia di documenti che accusano Ronaldo»; mentre in Italia c'è la ex di Balotelli, Raffaella Fico, che assicura: «Ronaldo è un vero gentiluomo», aggiungendo che «quando era fidanzato con me, non dimenticava mai di fare gli addominali». A chi dare più credito fra le due versioni? Nonostante l'indubbia attendibilità della Fico, forse Der Spiegel è leggermente più ferrato in materia, non foss'altro che per aver pubblicato in anteprima le notizie sull'accusa di stupro contro Cristiano Ronaldo da parte della modella statunitense, Kathryn Mayorga. Ora il settimanale tedesco entra ulteriormente a gamba tesa su Ronaldo: «Non abbiamo motivo di dubitare dell'autenticità delle carte in nostro possesso». Tesi, quest'ultima, avanzata invece dallo staff legale di Ronaldo: «Il presunto dossier che Der Spieger dire di avere in mano è falso nonché frutto di manipolazioni o, addirittura, di costruzioni ex novo». Di certo, al momento si sa solo che la Mayorga ha intentato una causa alla fine del mese scorso in Nevada, sostenendo di essere stata violentata da Ronaldo a Las Vegas nel 2009. Per quell'episodio la modella aveva accettato un risarcimento di 375 mila dollari che oggi però i suoi avvocati ritengono sia avvenuto solo a causa dello «stato di inferiorità psicologico» in cui all'epoca si trovava la donna. Fatto sta che, a distanza di 19 anni dalla vicenda» (e dalla riscossione dell'assegno vincolato alla «clausola di riservatezza), ora la polizia ha riaperto l'indagine. Rimettendo CR7 sulla graticola dei sospettati e, di conseguenza, la Juventus sui carboni ardenti di uno scandalo che potrebbe danneggiare l'enorme business legato all'intera all'operazione-Ronaldo: in ballo, più che l'immagine, c'è un investimento da quasi 200 milioni; e Cristiano alla sbarra per stupro sarebbe per la società bianconera una mazzata terribile. La riprova viene dall'atteggiamento, preoccupatissimo, da parte del precedente club del campione portoghese, quel Real Madrid che ieri si è affrettato a prendere le distanze da qualsiasi «coinvolgimento nella transazione economica avvenuta tra il signor Ronaldo e la signora Kathryn Mayorga». La sensazione è che lo scaricabarile sia solo all'inizio. Un gioco che i Blancos, ormai, possono fare senza problemi. La Vecchia Signora un po' meno..

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