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L'agenzia interinale propone lavoratori coi contratti rumeni: "Così i costi calano del 40%"

Sindacati e sinistra imbufaliti: arrivano denunce alla procure e interrogazioni al ministero del Lavoro

L'agenzia interinale propone lavoratori coi contratti rumeni: "Così i costi calano del 40%"

La nuova frontiera della convenienza, in tema di lavoro, sembra essere quella della Romania. Un volantino di una agenzia distribuito a Modena invita gli imprenditori a "vincere la crisi" economica avvalendosi di "lavoratori interinali con contratto rumeno". La promessa è quella di "risparmiare il 40%": il taglio dei costi può essere realizzato grazie al pagamento di "11 mensilità e non 14, senza nemmeno dover anticipare l’Iva essendo le nostre fatture intracomunitarie", ma soprattutto grazie a "niente Inail, niente Inps, niente malattia, niente Tfr, niente infortuni!".

La Cgil di Modena ha segnalato il caso alla procura e all’Ufficio del Lavoro. "Questo è supersfruttamento del lavoro e moderno caporalato", ha tuonato il sindacato annunciando che riferirà della vicenda anche il ministero del Lavoro. "Ci risulta che questo caso non sia isolato - ha spiegato Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale Emilia-Romagna - perchè altre agenzie ormai ricorrono a queste promesse, ma ci conforta anche sapere che a livello parlamentare ci si sta interessando al contrasto di un fenomeno che occorre arrestare quanto prima". Per la Cgil di Modena, il volantino promozionale crea un "caso straordinario per dimensione, crudezza e cinismo, palese illegittimità" nel mondo del lavoro, "con fasulla 'maschera europea'".

Il deputato modenese del Pd Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro della Camera, si è subito detto pronto a presentare un’interrogazione al ministro del Lavoro Poletti. "In casi come questi, però, la sola denuncia non è sufficiente - ha commentato Baruffi - e occorre agire anche sul piano normativo. Subito dopo Pasqua in commissione Lavoro alla Camera, comincerà l’approfondimento del decreto sul disboscamento delle tipologie contrattuali.

Quella sarà la sede opportuna per poter garantire un giro di vite normativo contro lo sfruttamento, in favore del lavoro stabile e del lavoro flessibile, ma tutelato".

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