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Veli e tinte pastello La donna di Scervino seduce in sottoveste

Ferragamo sfila su duecentomila margherite Baci saffici, etero e gay da Antonio Marras

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A Parigi conta il potere dei sogni, Milano resta imbattibile nella capacità di rispondere ai bisogni della gente, ma la moda intesa come sistema che nel nostro Paese fattura 104 miliardi l'anno, deve barcamenarsi tra questi due estremi. In quest'ottica la collezione di Ermanno Scervino per la prossima estate sarebbe perfetta perché trasforma la sottoveste caposaldo della seduzione un po' ruspante celebrata nei film del Neorealismo in un capolavoro di seducente raffinatezza. Ecco quindi il pizzo Valenciennes storicamente monocolore, in una nuova versione a tre tinte pastello. Un altro velo ricamato viene prima dipinto a mano e poi lavato per togliere l'aspetto stucchevole inevitabile con il pizzo. Le prime uscite con queste preziose ed evanescenti vestine dalla gonna ampia come un tutù, ci fan pensare a una donna danzante e tosta come Karole Armitage, la cosiddetta «ballerina punk» amata da Madonna e dai molti spiriti liberi degli anni Ottanta.

Lo stilista nega e allora perché tutte le modelle indossano delle scarpe da danza trasformate in polacchino a tacco alto? Mistero. In compenso le notizie economiche sul brand sono più che incoraggianti: per quest'anno è prevista una crescita a doppia cifra sul fatturato di 100 milioni di Euro. Da Ferragamo, invece, non si registrano più gli esaltanti successi dei primi anni dopo la quotazione in Borsa, ma la collezione disegnata da Fulvio Rigoni è in perfetto equilibrio tra l'affascinante storia del brand e le nuove necessità del mercato. Esemplare in questo senso la strepitosa gonna in pitone acquarellato a mano che in un'altra sottana dritta viene ricreato nella viscosa tricottata. La ricerca sui materiali è davvero notevole (lucertola in mutazione per la cintura, rete di suede per la giacca-camicia petrolio, crinolina di nylon rosso per lo spolverino a mezze maniche) così come sono bellissime le costruzioni ortogonali degli abiti da sera e giusta l'idea di trasformare il foulard, best seller del brand insieme con le scarpe, in decorazione, orlo delle gonne e punto a nastro sulla maglieria.

La sfilata si svolge su una fantasmagorica installazione con 200 mila margherite per il lancio del nuovo profumo Amo Ferragamo. Su questo evento e sulla festa per i 20 di Angela Missoni come direttore creativo del brand di famiglia i Dolce & Gabbana pensano bene di convocare una sfilata segreta per pochi preziosissimi invitati. Sarebbe bastato posticiparla a domani sera per salvare questo infernale calendario di Milano che ieri prevedeva ben cinque sfilate una sull'altra. Non è la sola prova di egoismo e mancanza di buon senso nel settore. Marras per esempio sfila nel cantiere del Teatro Lirico e anche se lo spazio è fascinoso, la paura di far la fine del topo in trappola è palpabile.

Inoltre l'idea della performance in passerella oggi deve essere sostenuta da investimenti miliardari oppure da una grande coerenza narrativa. La Masina di Giulietta degli spiriti cui idealmente lo show era dedicato avrebbe adorato certi vestiti e accessori da donna, trovato l'uomo irrilevante tranne nel caso del cappotto indossato da Giampiero Bodino e si sarebbe chiesta perché quei baci saffici, etero e gay prima del finale con la banda.

Molto più coerente lo show di Simonetta Ravizza che nella sua semplicità ti permette di cogliere la bellezza del prodotto: tocchi di pelliccia ben dosati sui capi estivi come lo spolverino di jeans, la borsa Furissima in tutte le salse e i fiori di ibiscus intarsiati nel visone che diventano una stampa su seta. Lella Curiel fa 20 capolavori di alta moda dedicati alla tradizione operistica italiana. Melomane convinto, il proprietario cinese dello storico brand vuole portare nel suo paese l'emozione della nostra lirica. Intanto in una settimana a Shangai i capi della linea Curiellino che costano sui 500 euro, hanno venduto per 150 mila euro.

Un altro storico brand italiano, Luisa Spagnoli, elogia la concretezza femminile con abiti e cappotti reversibili in maglia double, splendidi trench in punto Milano e capi a righe rieditati dagli anni Settanta in vista del novantesimo compleanno dell'azienda.

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