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Veltroni boccia Renzi: "Proporzionale ci porta indietro di 30 anni"

L'ex segretario demolisce il lavoro di Renzi sulla legge elettorale: "Dov'è finita l'alternanza? Trattare sulle regole va bene, ma poi occorre distinguere bene fra destra e sinistra"

Veltroni boccia Renzi: "Proporzionale ci porta indietro di 30 anni"

Se un vecchio dirigente comunista dai modi felpati come Walter Veltroni si dice "stupito", possiamo star certi che siamo di fronte al più classico degli understatement.

In un'intervista al Corriere della Sera, l'ex segretario Pd esprime tutto il proprio sgomento di fronte alle proposte ventilate per la legge elettorale, sopratutto in merito a soluzioni politiche che potrebbero, eventualmente, preludere a larghe intese. Il proporzionale è bocciato come un "ritorno agli anni 80", una "svolta radicale che lascia preoccupati".

L'ex sindaco di Roma, ora datosi al cinema e alla scrittura, ricorda l'idea con cui venne fondato il Pd: quella di un sistema bipolare che garantisse stabilità e alternanza. "L'ispirazione su cui il Pd è nato in questi anni è costruire un sistema politico civile e moderno - sibila Veltroni - Qui si passa dalla demonizzazione dell'avversario all'accordo di governo con lui".

"Le regole del gioco - aggiunge, parlando della legge elettorale - si fanno insieme; ma per la democrazia dell'alternanza, contro gli accordi fatti dopo il voto anziché prima del voto. Noi invece stiamo precipitando lì. Questo sistema senza nessun premio di governabilità rappresenta un paradosso; mi pare una conclusione tragicomica per una legislatura che ha avuto tre governi diversi. Ricordo quando Renzi diceva che la sera delle elezioni si deve sapere chi governerà. Ora faccio fatica a immaginare un Paese guidato da una delle due coalizioni che si possono formare".

L'ex segretario se la prende con il proprio successore al Nazareno "non per il dialogo avviato sulle regole del gioco" (leggasi la legge elettorale, ndr), ma per la mancanza di "quella sana distinzione fra innovazione e conservazione che fa la differenza fra destra e sinistra".

Un "errore gravissimo", chiosa Veltroni, che non manca di ammonire: attenzione a pensare che un'alleanza fra destra e sinistra possa fermare Grillo.

Al contrario, spiega, una simile mossa non farebbe che aiutare i Cinque Stelle.

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