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La sparata di Veltroni di Prodi: "Il miglior governo della storia"

I dem festeggiano il decennale del partito. Da Veltroni a Gentiloni tutti a incensare Prodi. Ma dimenticano tutti i suoi fallimenti

La sparata di Veltroni di Prodi: "Il miglior governo della storia"

"Il Partito democratico nacque con dieci anni di ritardo. Doveva essere la naturale prosecuzione e consolidamento della stagione dell'Ulivo. Il governo di Romano Prodi (del 1996, ndr) è stato il migliore della storia repubblicana". Intervenendo al teatro Eliseo in occasione del decennale del Partito Democratico Walter Veltroni la spara davvero grossa. "Migliore per l'autorevolezza di chi lo presiedeva e per i ministri che lo componevano", ha aggiunto il primo segretario dem spiegando che il governo guidato da Romano Prodi era "stato abbattuto in volo da mali storici della sinistra: il massimalismo e le divisioni".

Gli errori di Prodi li stiamo pagando ancora oggi. E anche quelli di alcuni dei ministri che componevano il suo governo. Qualche esempio? Basti citare Vincenzo Visco, all'epoca titolare del dicastero delle Finanze nonché strenuo sostenitore della patrimoniale. O anche Giorgio Napolitano, titolare del Viminale e Antonio Di Pietro ministro delle Infrastrutture. Visioni e percorsi differenti. Eppure al Nazareno alcuni credono che il suo governo non solo sia stato il migliore della storia del Partito democratico, ma addirittura della storia repubblicana. La sparata arriva da Veltroni. Che ha usato l'iperbole più probabilmente per colpire Matteo Renzi che, durante il suo intevento, non ha mai fatto cenno al Professore. E così si è messo a incensare Prodi e il suo Ulivo, due soggetti (politici) che all'Italia hanno fatto soltanto male. "Il governo Prodi del '96 fu il migliore della storia repubblica in primo luogo per l'autorevolezza di chi lo presiedeva: Romano Prodi", ha detto raccogliendo gli applausi della platea. "Ma l'esperienza - ha concluso- finì uccisa da due mali storici della sinistra, il massimalismo e le divisioni".

Tra le fila del Pd, però, Veltroni non è l'unico a pensarla così. Tra questi c'è pure Paolo Gentiloni."Dobbiamo essere grati ai segretari che si sono succediti nel Pd in questi anni, da Veltroni a Franceschini da Epifani e Bersani a Matteo - spiega il presidente del Consiglio intervenendo al teatro Eliseo - dobbiamo essere grati a Romano Prodi e a chi, con lui, ha immaginato l'Ulivo". "A tratti altri hanno pensato che la casa sia stata occupata da un manipoli di estranei. Ma questa - continua Gentiloni - per me è davvero acqua passato e queste sono discussioni del passato, è ora di lasciarcele alle spalle. Il Pd è il Pd - conclude - la tradizione democratica raccolta nell'Ulivo di Prodi ha dato vita a un partito. Il progetto è vivo e lotta insieme a noi". In realtà, il Pd raccoglie i fallimenti dell'Ulivo.

E li porta avanti per altri dieci anni.

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