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Venezuela, la linea di Mattarella: "Non esitare sulla democrazia"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna ad affrontare il tema dell'immigrazione e poi chiede chiarezza all'Ue sul Venezuela

Venezuela, la linea di Mattarella: "Non esitare sulla democrazia"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna ad affrontare il tema dell'immigrazione. Il Capo dello Stato nel corso dell'inaugurazione del nuovo centro per rifugiati, Matteo Ricci di Roma, ha sottolineato la posizione del Colle riguardo ai flussi migratori: "Raffigurano l’esigenza, come già fatto dall’Onu, di interventi globali, di intese globali, perché nessun paese da solo è in grado di affrontare o di regolare un fenomeno di questo genere. Questo è un fenomeno che richiede un grande sforzo corale della comunità internazionale", ha affermato il presidente della Repubblica.

Poi il Capo dello Stato ha sottolineato l'esigenza di sforzi comuni su questo fronte a livello globale: "Quel che avviene in ogni parte del mondo riguarda tutte le altre parti e questo sottolinea l’esigenza di interventi globali sul fronte migratorio. "Nessun Paese da solo è in grado di affrontare o di regolare un fenomeno di questo genere. Occorrono intese globali come l’Onu sollecita a fare". A questo punto il presidente della Repubblica ha anche affrontato il nodo Venezuela: "Tra Venezuela e Italia il legame è strettissimo, questa condizione ci richiede senso di responsabilità e linea condivisa con partner europei. E nella scelta non vi può essere né incertezza né esitazione". Infine il Capo dello Stato ha sottolienato anche un altro aspetto della vicenda venezuelana, ovvero la presenza di italiani nel Paese sudamericano: "È una situazione delicata per i tanti italiani che vivono in Venezuela e per i tanti venezuelani di origine italiana. Una condizione che ci richiede senso di responsabilità e chiarezza".

Il presidente della Repubblica con le sue parole ha sottolineato la posizione del Quirinale anche cercando di dare una "strgiliata" all'esecutivo che in queste settimane si è dimostrato timido nell'intraprendere una linea chiara su quanto sta accadendo in Sud America. Solo qualche giorno fa una mozione del Pralamento Europeo ha proposto il riconoscimento di Guaidò come presidente ad interim del Venezuela. Il testo è stato approvato da 439 deputati e bocciato da 104, gli astenuti sono stati 88. I deputati europei del Movimento 5 Stelle e della Lega si sono astenuti sulla risoluzione. Né a favore, quindi, né contro. Ora dunque il Colle prova a chiedere certezze all'Italia per affrontare in modo chiaro uno scenario che rischia di trasformare il Sud America in una bomba ad orologeria..

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