Politica

Verona, verso l'approvazione di due mozioni antiabortiste

Il consiglio comunale di Verona si prepara a discutere l'approvazione di due mozioni antiabortiste. Per Civati è un vero e proprio "attacco alla 194"

Verona, verso l'approvazione di due mozioni antiabortiste

Il consiglio comunale di Verona si riunirà nella giornata di domani. Tra le varie questioni che saranno discusse tra i banchi dell'assise anche due mozioni a firma dei consiglieri di maggioranza Zelger e Grassi. Entrambe incentrate sull'aborto.

Giuseppe 'Pippo' Civati, come riportato da Veronasera.it, ha già bollato il tutto come un "assalto al diritto all'aborto". Sì perché l'ordine del giorno, tra le altre cose, ha in previsione la richiesta di sostenere questi due progetti: Gemma e Culla Segreta. Il primo mira a incentivare dal punto di vista economico le persone che optano per non abortire. Il secondo, invece, è teso ad alimentare la pratica delle adozioni anonime: un disegno che, secondo i proponenti, contribuirebbe a scongiurare buona parte delle pratiche abortive. Quella veronese, allora, diventerebbe la "città della vita". Questo, almeno, è lo scopo, neppure troppo simbolico, che si sono date le forze politiche che stanno portando avanti le due battaglie in questione.

Le proposte sono più articolate. La mozione di Zelger, che è stata sottoscritta anche dal primo cittadino Sboarina, recita in realtà che: "La legge 194 si proponeva di legalizzare l'aborto in alcuni casi particolari (violenza carnale, incesto, gravi malformazioni del nascituro etc.) e di contrastare l'aborto clandestino, mentre ha contribuito ad aumentare il ricorso all'aborto quale strumento contraccettivo e non ha affatto debellato l'aborto clandestino". A essere contestato, insomma, sembrerebbe essere l'impianto stesso della legge introdotta nel nostro ordinamento durante il 1978. La mozione Grassi, invece, vorrebbe promuovere l'istituzione di una giornata commemorativa dei "bambini non nati". Per gli stessi, poi, Grassi e gli altri consiglieri firmatari propongono l'individuazione di uno spazio da utilizzare per la sepoltura. A muoversi in queste direzioni, per il fondatore di Possibile, sono stati gli "amici di Fontana", inteso come il ministro per la Famiglia e per le Disabilità.

"La prima mozione - ha dichiarato l'esponente politico di sinistra - vuole dare ampio spazio alle associazioni cattoliche che vogliono contrastare l’aborto libero e gratuito, mentre la seconda chiede la sepoltura dei bambini mai nati senza il consenso della donna coinvolta. Siamo al fianco di "Non una di meno" in questa battaglia culturale per tutelare una conquista ottenuta 40 anni fa". "Non una di meno" è un'associazione femminista, che domani si recherà in assise comunale per protestare, con ogni probabilità, contro le mozioni Zelger - Grassi. Il ministro Fontana, dal canto suo, ha più volte espresso una posizione chiara, secondo cui il numero degli aborti andrebbe ridotto.

A quarant'anni dall'entrata in vigore della 194, l'aborto è tornato al centro della querelle politica.

Commenti