Cronache

Vespa cacciata dal centro delle città

L'accusa: «I due tempi inquinano troppo». Ma i fan protestano

Vespa cacciata dal centro delle città

«Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi, se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi». Era il 1999, esattamente vent'anni fa, e i Lunapop di Cremonini debuttavano con un brano d'esordio destinato a restarci in mente, con un ritornello che fa presto a diventare tormentone. Le canzoni passano, i tempi anche, e pure un simbolo storico del design italiano come lo scooter della Piaggio è costretto a finire in soffitta, viene tenuto alla larga dai centri delle città italiane più importanti. Nello specifico le chiamano «ordinanze anti-Vespa», la prossima arriverà dal Comune di Genova, dove manca solo il via libera della giunta per rendere off limits un'intera porzione della città ai motori a due tempi. Saranno previsti incentivi per i veicoli elettrici, mentre i nostalgici della cara vecchia Vespa dovranno farsene una ragione, oppure convertirsi alla versione con il motore catalizzato a quattro tempi a iniezione. Come nel resto del Paese, Genova ha fatto della Vespa una vera e propria istituzione tanto che già nel 2016 la precedente giunta Doria si era incagliata sulla medesima ordinanza, riponendola nel cassetto a fronte di critiche e invettive.

Il problema dei motori a due tempi è che bruciano olio e lo immettono nell'aria, tanto che uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications ha dimostrato come le emissioni di scarico di questi motori rappresentino la parte preponderante dell'inquinamento atmosferico: si parla di gas di scarico con concentrazioni di composti organici volatili 124 volte più alte rispetto a quelle degli altri veicoli, per esempio quelli con motori a quattro tempi. Infatti nonostante l'esigua cilindrata e il ridotto numero sul totale dei veicoli circolanti, possono influire in modo determinante all'inquinamento, poiché emettono una grande quantità di aerosol primario, in particolare di idrocarburi incombusti. Un altro recente rapporto scientifico, stavolta della Commissione Europea, ha previsto che nel 2020 le emissioni di composti volatili organici di questi veicoli supereranno quelle del totale di tutti gli altri con motori a quattro tempi.

Da qui la crociata contro i due tempi già da tempo portata avanti in Veneto, Lombardia, ma anche in Toscana dove ben 23 comuni hanno dichiarato il divieto assoluto di circolazione. Per gli amanti del genere, con norme sempre più restrittive da qui in avanti, non resta molta scelta. È l'ora di rientrare in garage, magari in attesa del prossimo raduno nostalgico. «Dammi una Special l'estate che avanza, dammi una Vespa e ti porto in vacanza».

Rimarrà soltanto la canzone, con buona pace di Cremonini e tutti gli amanti del genere.

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