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Viale Mazzini privatizzata, ma dal governo

Viale Mazzini privatizzata, ma dal governo

La notizia è che la Rai è stata privatizzata. Ma non è finita nelle mani di qualche grande gruppo multimediale straniero in grado di sborsare i tanti miliardi necessari per acquisire l'azienda radiotelevisiva pubblica italiana. È stata, più semplicemente, consegnata gratuitamente ad un governo che, essendo formato da un partito egemone e da qualche cespuglietto di contorno, la gestisce attraverso i suoi terminali ai vertici dell'Ente in maniera assolutamente privatistica. Naturalmente questa privatizzazione surrettizia non è avvenuta con un qualche colpo di mano ma grazie ad una legge regolarmente approvata dal Parlamento. Ma si è trattato di una legge palesemente in conflitto con le tante sentenze della Corte Costituzionale e con gli orientamenti della Ue contrari ad attribuire all'esecutivo il controllo del servizio pubblico radiotelevisivo.

E, soprattutto, di un provvedimento che nei fatti ha trasformato la Rai in un bene a disposizione non tanto del governo nel suo complesso o del partito che lo domina ma del solo gruppo dirigente del partito dominante e del leader che a sua volta ha il predominio incontrastato sul gruppo dirigente, sul partito e sul governo. La polemica lanciata da Michele Anzaldi contro i vertici Rai rappresentati dal direttore generale-amministratore delegato Antonio Campo Dall'Orto e dalla presidente Monica Maggiori e, soprattutto, la difesa d'ufficio fatta di questi vertici dai capi gruppo di Camera e Senato del Pd Rosato e Zanda, hanno messo in chiaro come viale Mazzini sia diventata una sorta di petalo aggiuntivo del «giglio renziano» di Palazzo Chigi. Cosa loro. E di nessun altro. Tanto che la polemica ha riguardato non il pluralismo dell'azienda ma sul peso dei renziani e degli antirenziani nelle trasmissioni di reti e Tg. L'aspetto più singolare di questa incredibile trasformazione privatistica è che è avvenuta alla vigilia del rinnovo della contratto di servizio pubblico della Rai.

E che chi ha promosso una legge viziata da palese incostituzionalità e proceduto alla privatizzazione surrettizia non si renda minimamente conto del problema. Come è possibile che una Rai di fatto privatizzata al gruppo politico dominante possa rinnovare la qualifica ed i benefici (il canone in bolletta elettrica) del servizio pubblico? Chi lo sa lo spieghi!

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