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Virginia Saba: "Io e Luigi abbiamo pagato il biglietto del teatro"

La deputata M5S Virginia Saba, la nuova fiamma di Luigi Di Maio, ha pubblicato un post su Instagram dove precisa che lei e il vicepremier hanno regolarmente pagato il biglietto per vedere lo spettacolo di venerdì al Teatro dell'Opera di Roma

Virginia Saba: "Io e Luigi abbiamo pagato il biglietto del teatro"

"Racconterei con piacere la gioia che proviamo ma per lui è un momento delicato e voglio che stia sereno". A dirlo, in un'intervista rilasciata a La Stampa, è Virginia Saba, la nuova fidanzata di Luigi Di Maio.

"Sto attraversando un periodo molto bello e sono felice", aggiunge la deputata pentastellata di 36 anni, originaria di Cagliari dove, prima di intraprendere la carriera politica, lavorava come giornalista. Appassionata di sport, ha praticato la pallacanestro per ben 18 anni, sport che le ha permesso di guadagnarsi da vivere giocando per la Virtus Cagliari in A2. Nel mondo del giornalismo ha lavorato per Videolina, La Nuova Sardegna, Mediaset e Sky ma, poi, si è trasferita a Roma dove ha fatto da assistente alla deputata M5S Emanuela Corda. Ed è così che ha conosciuto Di Maio, "un ragazzo di 32 anni che sta facendo tanto rivela una capacità fuori dal comune", dice definendo il capo politico del Movimento come un giovane "coraggioso" e "tanto gentile".

"Qualcuno ha scritto che sono rimasta stregata dalle sue buone maniere. Troppo superficiale. Mi sono innamorata del suo coraggio e della sua dolcezza", aggiunge la Saba che si è vista costretta a rispondere su Instagram la accusava di aver assistito allo spettacolo di venerdì sera al teatro dell'Opera gratuitamente."Io e Luigi abbiamo acquistato due biglietti a prezzo pieno per Orfeo ed Euridice. Per viverci questo momento magico in maniera normale, dalle due uniche poltroncine laterali rimaste", scrive la deputata sarda che, oltre all'impegno politico, sta studiando Teologia e, quindi, è doppiamente attenta all' "onestà" tanto propagandata dai grillini.

"La bellezza va sostenuta e sovvenzionata anche pagando il biglietto", aggiunge e conclude con una nota un po' polemica: "Mi piacerebbe vivere in un Paese normale dove non ci sia neanche bisogno di precisare di aver acquistato il biglietto".

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