Cronache

La vita appesa a un algoritmo E 270 donne muoiono per un tumore alla mammella Londra si scusa

La vita appesa a un algoritmo E 270 donne muoiono per un tumore alla mammella Londra si scusa

Erica Orsini

Londra Un futile errore amministrativo costato centinaia di vite. Sono infatti ben 270 le donne che potrebbero essere morte in Inghilterra per un tumore al seno, semplicemente perché negli ultimi otto anni non hanno ricevuto dal servizio sanitario nazionale l'invito per sottoporsi alla mammografia di routine. Lo ha rivelato lo stesso ministro alla Salute Jeremy Hunt in una relazione ai Comuni spiegando che dal 2009 450mila signore, tra i 68 e i 71 anni sono state escluse da questo servizio di prevenzione per un errore informatico. Di queste, 309mila sono ancora in vita e hanno tutte raggiunto la settantina, ma 270 sono decedute e potrebbe essere colpa di quella sanità pubblica che avrebbe dovuto proteggerle e curarle.

Hunt si è scusato con le donne e le loro famiglie e ha annunciato una revisione del programma di screening «che non è stato efficiente come avrebbe dovuto». «Per tutte le persone coinvolte è sconvolgente sapere che non hai ricevuto l'invito per l'esame nei tempi previsti e totalmente devastante venire a conoscenza del fatto che hai perduto o potresti perdere qualcuno che ami a causa dell'incompetenza amministrativa» ha dichiarato il ministro spiegando che la colpa di tutto è di un algoritmo sbagliato. Il servizio sanitario ha scoperto la falla nel sistema in seguito a un'analisi dei dati e si è scusato con le utenti e le loro famiglie. Scuse decisamente insufficienti. «Indipendente da quando l'errore ha avuto inizio ha infatti sottolineato Hunt il problema è che per molti anni il servizio di supervisione non ha funzionato. Adesso dobbiamo capire quante persone sono state esattamente coinvolte, come è potuto accadere e, la cosa più importante, in che modo possiamo evitare che accada nuovamente». Nel Regno Unito la mammografia preventiva viene offerta gratuitamente ogni tre anni a tutte le donne tra i 50 e i 70 anni, per un totale di 2 milioni e mezzo di pazienti.

A questo punto tutte le signore interessate verranno contattate con una lettera entro la fine di maggio e quelle che non hanno compiuto 72 anni potranno sottoporsi alla mammografia che era stata loro negata.

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