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Per vivere di più fatevi un pisolino nei weekend

Secondo uno studio svedese dormire nei fine settimana riduce i rischi di ictus e infarto

Sara Mauri

Dormire è come entrare in un altro mondo, è varcare un confine dove possiamo essere quello che vogliamo, se riusciamo a sognare. Gli scompensi nel sonno, ovvero le interruzioni dei nostri ritmi circadiani, non sono salutari. E lo sappiamo già. Adesso, però, un nuovo studio svedese ci dice che il tempo del sonno può essere recuperato nel weekend. È come quando a scuola si fanno le «secchiate» o quando si fa tutto veloce per recuperare tempo.

Ma non c'è solo questo. C'è anche il collegamento tra sonno e mortalità. Infatti, studi precedenti avevano individuato che ci fosse una relazione a forma di «U» tra mortalità e durata del sonno nei giorni feriali. Lo studio, pubblicato sul Journal of Sleep Research, si basa su dati raccolti dai ricercatori dell'Università di Stoccolma e dell'Istituto Karolinska in Svezia. Torbjörn Åkerstedt, Francesca Ghilotti, Alessandra Grotta, Hongwei Zhao, Hans-Olov Adami, Ylva Trolle-Lagerros e Rino Bellocco hanno analizzato i dati di 43.880 persone, seguite per 13 anni. Ma cosa dice esattamente questa ricerca? In pratica, lo studio dice che le persone sotto i 65 anni che dormono per un periodo inferiore o uguale a 5 ore, durante ogni giorno del weekend, hanno il 52% in più di morire di morte prematura, rispetto a quelle persone che riescono a dormire almeno 7 ore di sonno per ogni giorno del fine settimana. E la cosa interessante è questa: le persone che riescono a dormire 5 o meno ore durante ogni notte durante i giorni feriali, ma almeno 7 ore nelle notti del weekend, non hanno un rischio di morte prematura più elevato rispetto a quelli che dormono 7 ore ogni notte. Invece, quelli che dormono per un periodo inferiore o uguale alle 5 ore per notte, hanno un rischio di morte del 65% più alto rispetto a quello che avrebbe una persona che riesce a dormire regolarmente 7 o 8 ore a notte. Ma anche dormire troppo fa male alla salute: se si dorme oltre le 8 ore al giorno, il rischio di morte prematura aumenta del 25%.

«La durata del sonno è importante per la longevità», ha dichiarato Torbjörn Åkerstedt, il primo autore della ricerca. Tuttavia, gli stessi autori ammettono delle limitazioni. Uno studio osservativo come questo può solo mostrare associazioni e non provare causa ed effetto.

La frase conclusiva della ricerca è questa: «Forse, il sonno lungo il fine settimana può compensare il breve sonno nei giorni feriali». Ma il «forse» indica che è che si tratta si un suggerimento. Le abitudini, infatti sono state registrate solo per un periodo limitato. L'epidemiologo e dottore cardiovascolare Franco Cappuccio, dell'Università di Warwick in Inghilterra, dice al Washington Post che lo studio «sembra buono», ma manca qualcosa: il «pisolino durante il giorno» e la misurazione della durata di questi micro-sonni. C'è chi dorme troppo poco e compensa nel weekend, c'è chi dorme troppo poco e non compensa, c'è chi dorme troppo.

In ogni caso, dormire meglio e di più (senza esagerare) è sicuramente salutare.

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