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Volti nuovi e corsi per la tv: la strategia per il rilancio

Lo scontro tra i gialloverdi ha "costretto" il Cavaliere ad anticipare il piano B. I consigli per bucare il video

Volti nuovi  e corsi per la tv: la strategia per il rilancio

Silvio Berlusconi teme la crisi e anticipa il «piano B». Nel summit allargato di fine luglio con gli eletti azzurri - deputati, senatori, europarlamentari, sindaci, consiglieri regionali - il presidente di Forza Italia si lancia in un vaticinio: «Il governo ha i mesi contati, vi dico subito che guardando la situazione attuale e quello che sta succedendo, nel giro di alcuni mesi questo governo finirà. Noi dobbiamo essere pronti».

Berlusconi ha già individuato il casus belli: «La legge di Bilancio, sarà in autunno che tutti i nodi verranno al pettine». Una convinzione che lo sta convincendo ad accelerare i tempi del progetto «Altra Italia», claim utilizzato apertamente anche nel corso del suo intervento. Il progetto risale a un po' tempo fa, ma era sulla scrivania pronto per essere tirato fuori all'inizio dell'anno prossimo, in previsione delle prossime Europee. Le tensioni tra M5s e Lega lo hanno convinto ad accelerare i tempi. Così subito dopo l'estate subito congressi locali per eleggere coordinatori cittadini e provinciali e coinvolgere nuove persone. E poi avanti con il contenitore del rinnovamento che ha avuto inizio con la nomina di Antonio Tajani a vicepresidente.

Il rinnovamento passa anche per l'immagine pubblica di Forza Italia. Berlusconi è pronto a scendere in campo personalmente anche su questo fronte organizzando a partire da settembre dei «corsi» per formare e insegnare i trucchi del mestiere ai nuovi deputati da mandare in tv per «cambiare facce». Per chiedere il ricambio scherza con Maurizio Gasparri con cui ha una stima e una consuetudine di vecchia data: «Maurizio ha un rapporto sessuale con la televisione, si sente male se non va in televisione cinque volte al giorno, ma mi ha promesso che si sacrificherà e si consolerà col telefonino».

Naturalmente bisogna fare i conti con la forza politica e mediatica di Matteo Salvini. I rapporti con il segretario della Lega, però, non appaiono troppo tesi tanto che nell'incontro fortuito sulle scale di Montecitorio i due leader si stringono la mano e dialogano cordialmente. Prima si tocca l'argomento Milan: «Questi che l'hanno preso ora mi danno molta fiducia, mi sembrano veramente interessati». Poi degli effetti del decreto Dignità: «I tuoi in Veneto stanno tranquilli con questo provvedimento che aumenta le tasse?». Salvini sorride: «Sì, sono tranquilli».

Nel corso del suo intervento Berlusconi ringrazia quasi tutti i suoi collaboratori più stretti: Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni, Gregorio Fontana e quando nomina Valentino Valentini, che lo ha «recentemente accompagnato in Turchia», non vedendolo, si concede una battuta: «Una volta che lo cerco è in bagno...».

Al termine dell'assemblea, prima di ripartire per Milano, improvvisa una riunione nell'ufficio di Mara Carfagna. Presenti il presidente dell'europarlamento Antonio Tajani, Mariastella Gelmini, Annamaria Bernini e molti parlamentari.

Un incontro che si conclude con un invito allargato a Villa Certosa: «È un posto unico, che potrebbe anche ospitare iniziative politiche come quella di oggi».

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