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Voto estero, in tilt le operazioni: vigili sostituiscono scrutatori

Ai padiglioni della protezione civile 97 presidenti di seggio non si sono presentati. Vigili costretti a sostituirli

Voto estero, in tilt le operazioni: vigili sostituiscono scrutatori

Sulle schede provenienti dall'estero si è concentrata buona parte della campagna elettorale per il referendum costituzionale. I comitati per il No sono preoccupati per i "buchi" sulla burocrazia che porterà allo spoglio dei voti esteri, denunciando la possibilità di brogli.

I vigili al seggio estero

E in effetti nei padiglioni della Protezione Civile di Castelnuovo di Porto è successo praticamente di tutto. Dimostrando che gli ingranaggi non stanno funzionando molto bene. Nel pomeriggio si sono registrate lunghe code e rallentamenti sulla via Tiberina e all'uscita Fiano Romano dell'autostrada Roma-Firenze, un ingorgo creato dalle migliaia di scrutatori che dovevano raggiungere gli hangar della Protezione Civile. Tanto che alcuni di loro hanno dovuto raggiungere i padiglioni a piedi. "Abbiamo fatto chilometri su una strada al buio, a rischio di essere investiti, per raggiungere questo posto, l'organizzazione non è stata impeccabile", racconta uno di loro.

Ma non è tutto. Ci sono stati altri problemi: molti degli scrutatori non riuscivano a trovare la sezione cui erano stati assegnati. Infine, ben 97 presidenti di seggio non si sono presentati per lo scrutinio del voto.

E così sono stati sostituiti da alcuni degli 800 agenti della Polizia Municipale (guarda il video).

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