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Voto di scambio di de Magistris: regala un palazzo ai no global

Il sindaco affida al collettivo «la Balena» la gestione di un edificio pubblico occupato del valore di 10 milioni. La denuncia di Forza Italia: «Porteremo il caso in tribunale»

Voto di scambio di de Magistris: regala un palazzo ai no global

A Napoli occupare un edificio pubblico conviene. Il collettivo «La Balena» da tre anni è asserragliato nell'ex Asilo Filangieri, un palazzone che si erge alle spalle di San Gregorio Armeno, la strada dei pastori del centro storico. La sigla raccoglie un po' di tutto: centri sociali, no global e indignados, lavoratori del mondo dello spettacolo e personaggi in cerca d'autore. Un bel giorno del 2012, hanno forzato i cancelli e si sono presi l'immobile appena ristrutturato dal Comune per la modica cifra di 5 milioni di euro (tutto il complesso vale esattamente il doppio). Invece di sgomberare l'area, l'ultimo giorno dell'anno il sindaco Luigi de Magistris ha premiato gli abusivi con una delibera di giunta che li autorizza non solo a restarci ma a continuare la loro attività di organizzazione di spettacoli a pagamento, vendita di alcolici e corsi di recitazione.«Siamo davanti a un palese voto di scambio» ha attaccato il presidente della IV Municipalità, Armando Coppola (Fi). Perché gli occupanti sono tutti o quasi tutti sostenitori arancioni. Addirittura, si vocifera che Giggino potrà schierare alle prossime elezioni una lista che dovrebbe chiamarsi «Massa critica» che fa riferimento proprio all'ex Asilo.Il provvedimento di Palazzo San Giacomo, scritto con l'aiuto di due giuristi d'eccezione come Stefano Rodotà e Paolo Maddalena, ha fatto urlare allo scandalo il capo dell'opposizione in consiglio comunale e candidato sindaco del centrodestra, Gianni Lettieri. «Che dovrebbero dire si chiede tutte quelle famiglie che vengono sgomberate e che non hanno un tetto di fronte ad un'amministrazione che non tutela il loro diritto alla casa, ma salvaguardia la prepotenza estremista di centri sociali che occupano beni comuni? Ho dato già mandato ai miei legali di esaminare tutta la documentazione e sollevare la questione a tutti i livelli, giudiziari ed istituzionali».In realtà, l'autorità giudiziaria non è intervenuta nemmeno quando, per prendere possesso delle sale, gli occupanti hanno violato i sigilli apposti per mancanza di agibilità. Nessuno vede dalle parti di San Gregorio Armeno.Chi invece aveva una prospettiva chiara dell'abuso è l'ex assessore comunale Bernardino Tuccillo, ex IdV. «Con un'ultima nota del 7 novembre 2012 inviata al capo di gabinetto del sindaco fui costretto a sollecitare lo sgombero degli occupanti abusivi dal prestigioso stabile, purtroppo senza essere ascoltato, poco prima di perdere la delega al Patrimonio ricorda oggi Con la delibera appena approvata giunge a compimento un percorso sull'uso distorto e dissennato di utilizzo dei nostri beni pubblici. Da un ex magistrato diventato sindaco sarebbe stato lecito attendersi l'introduzione di una cornice di regole e norme valide per tutti e non privilegi e favoritismi accordati a centri sociali ed amici degli amici». Parole al vento.Collettivo e Amministrazione comunale si difendono sostenendo che sì, c'è stata un'occupazione abusiva, ma non è il caso di farne una tragedia perché ora, in quella struttura, si fa cultura «partecipata e inclusiva». Quella che piace all'estrema sinistra movimentista che vota de Magistris e che deve respingere la spietata concorrenza grillina.

Per uno scherzo del destino, il M5S di Napoli, fino alla rottura definitiva col sindaco un paio di mesi fa, si riuniva proprio presso l'ex Asilo Filangieri.

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