Cronache

Walkman usato o ultimo grido?

E molti gruppi tornano a fare demo in cassetta

Walkman usato o ultimo grido?

Non crediate che sia così peregrina l'idea di acquistare nel 2016 un registratore a cassette, la «piastra» come la si chiamava un tempo. L'era di questo strumento vagamente hi-fi è apparentemente tramontata e, dunque, sembrerebbe strano trovarne uno buono sul mercato. E invece la scelta è ricca e - soprattutto - a buon mercato, a meno che non vogliate acquistare (usato) un Nakamichi Dragon o un Cr7 (una sigla mitica molto prima che a Ronaldo venisse l'idea...). Per il resto (e detto che la svizzera Revox ha purtroppo smesso di fabbricare registatori a cassette) il catalogo è questo. Partendo da quelli da «passeggio» si può sempre ricomprare il mitico Sony Walkman. Lo troverete usato su EBay per una cifra intorno ai 50 euro. Di simile e attuale ora c'è solo il TCM 150 a 34 euro.

E poi c'è una pletora di economici e plasticosi apparecchi portatili cinesi che troverete a prezzi stracciati nei mediastore che però sono sconsigliabili, meglio il silenzio. Teac, marchio specializzato da sempre nei registratori a cassette, offre il modello AD 800 (prezzo 400 euro) che, utile cosa anche se non proprio ortodossa, affianca il lettore per il nastro alla cassettiera per cd. Caratteristica che troverete anche nei modelli W890R che costa 200 euro e nel libidinoso Tascam (versione pro del marchio Teac) cd A550MkII (330 euro). Altri marchi. Il DRW 585 della Denon non è male. La Philips con la serie AQ presenta un'infinita serie di apparecchi portatili tipo Walkman a circa 40 euro. Perchè una guida all'acquisto? Perchè, ad esempio, tante band hanno ripreso a registrare i demo, o interi album, su supporto fonografico a nastro magnetico. Cioè, su cassetta. Perché sono ben più maneggevoli, pratiche, versatili, portatili ed economiche dei cd. Ma anche gruppi e cantanti già affermati, ed etichette discografiche sia mainstream che underground stanno riscoprondo il fascino imperfetto e senza tempo della musicassetta.

Degli anni Ottanta è restato almeno questo.JGr

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