Politica

Le web-bufale e quella strana voglia di crederci

D a qualche giorno, sui social network, circola l'ennesima notizia che riguarda una presunta cura scoperta in Canada e in grado di sconfiggere ogni tipo di cancro senza alcun effetto collaterale. Le persone non ne sono a conoscenza perché sarebbe tenuta nascosta dalla potente lobby delle case farmaceutiche che ne impedirebbe la diffusione per un bieco interesse economico. La falsa notizia è trasmessa da un blogger italiano e cliccata migliaia di volte.Continua a circolare in rete la foto di una bimba turca in uno scenario di guerra che stringe tristemente il suo bambolotto. La didascalia racconta che la bimba ritratta è di Gaza, mentre è stato testimoniato dallo stesso autore che la foto è stata scattata in Turchia.Le bufale elencabili sono migliaia e sul web gli utenti dimostrano una mentalità paranoica. Vedono complotti ovunque e credono a ogni strampalata teoria pur di dare una spiegazione alternativa e segreta agli eventi che sentono di non controllare. Paranoia cui si lega un grado altissimo di credulità. È sufficiente usare un linguaggio pseudoscientifico per accreditare diete squilibrate e terapie miracolose a base di nulla. S'improvvisano tutti medici e politologi, tutti sanno tutto e circola una disinformazione da fare paura.L'ultima teoria complottista ha riguardato l'attentato di Bruxelles ed è firmata da Giulietto Chiesa. Il suo teorema antioccidentale è stato prontamente smentito dal sito «Bufale e Dintorni» che ha rintracciato i siti complottisti e inaffidabili da cui il giornalista ha preso spunto per avanzare dubbi senza alcun fondamento. Il cacciatore di bufale, il debunker Sandro Martone, qualche giorno fa ha spento un'altra polemica che aveva infiammato il web: Annamaria Franzoni assunta come maestra all'asilo Cip e Ciop di Cogne.Se da un lato aumenta il numero di paranoici e creduloni, dall'altra si registra un aumento di quelli che per districarsi nel complicato mondo del web si rivolgono ai siti anti-bufala alla ricerca della verità. Su «Bufalopedia.blogspot.it» si può trovare una lista di siti affidabili d'indagine e verifica di notizie. I cacciatori di bufale attraverso controlli incrociati vagliano i contenuti e le fonti delle informazioni che circolano sul web. Prima di credere a una notizia sarebbe buona norma assicurarsi che la fonte da cui proviene sia autorevole. Molte persone non cercano una fonte sicura perché hanno un'emotività che impedisce loro di riflettere. Altri sposano un'idea solo perché conferma una loro credenza o accusa uno stato o un politico per cui non hanno simpatia. Se la situazione personale e la condizione economica non è favorevole molto spesso è comodo attribuire la causa del proprio fallimento a una forza esterna, a un nemico immaginario che deresponsabilizzi. La cospirazione ingannevole fu usata dai nazisti per attribuire agli ebrei la responsabilità della crisi che attanagliava la Germania.

Nella maggior parte dei casi però chi crede proprio a tutto è vittima di una totale superficialità, uno dei mali peggiori del nostro secolo.

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