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Ponza e Ventotene, perle del Tirreno a rischio

L'erosione minaccia le due località dell'arcipelago pontino e in passato ci sono già stati incidenti come la tragedia della scolaresca

Ponza e Ventotene, perle del Tirreno a rischio

Mete turistiche ambite per la bellezza selvaggia e la tranquillità ma anche pericolose perché le rocce di origine vulcanica, fragili, sono soggette ad erosione e causano crolli. A volte fatali come quello che oggi ha ucciso due ragazzine di 14 anni, studentesse romane, morte nella bellissima Cala Rossano. Belle e pericolose.
Ventotene e soprattutto Ponza, perle dell'arcipelago pontino, non è la prima volta che sono teatro di incidenti ed ogni volta si ripropone il problema dei divieti e delle aree interdette a tutela dei bagnanti e dei turisti. Nonostante le misure di sicurezza a tutela dei turisti, nel corso degli anni non sono mancate le vittime: a Ventotene una turista rimase ferita dal distacco di parte di uno scoglio a cui era vietato avvicinarsi, mentre a Ponza la splendida spiaggia Chiaia di Luna, più volte franata, ha fatto due vittime, una ragazza e un operaio.
E ai turisti che fanno il giro dell'isola in barca la raccomandazione data è sempre la stessa: fate il bagno al largo, no sotto le coste è pericoloso. Il 19 settembre del 2001 nella spiaggia di Chiaia di Luna a Ponza una mareggiata aveva portato via la transenna che segnalava il divieto e per questo Alessandra Pioli, una ragazza di 26 anni morì per il distacco di un costone di roccia. La turista, originaria della provincia di Lucca, si trovava abbondantemente oltre il limite imposto dall'autorità marittima per la possibile caduta di sassi e di rocce dal costone di falesie di Chiaia di Luna ma proprio perchè la transenna quel giorno era stata divelta dalle onde.
Il 7 luglio del 1997 a morire sempre sulla spiaggia di Chiaia di Luna, a 36 anni, fu Claudio Fortunati, un operaio che stava lavorando proprio per posizionare le reti di protezione per evitare la caduta dei massi dalla parete della famosa spiaggia. L'uomo era a circa 70 metri d'altezza e andò a prendere una corda di sicurezza e precipitò.
E il 29 agosto del 2009 un'altra vittima: in piena stagione balneare, sull'isola di Ventotene franò un pezzo di roccia da uno scoglio e una turista romana di 50 anni rimase ferita. Soccorsa da un'eliambulanza fu trasferita nell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina per una frattura alla gamba. L'incidente si verificò in località Punta dell'Arco. La turista insieme al marito era stata accompagnata da un barcaiolo dell'isola a fare il bagno nelle piscine naturali di Punta dell'Arco. I coniugi, che nuotando si sarebbero spinti troppo all'interno, erano stati improvvisamente investiti da pezzi di roccia franati dagli scogli.
La bellezza pericolosa di Ventotene e Ponza, spiega Vincenzo Morra, direttore del dipartimento di scienza geologiche dell'università Federico II di Napoli, è spiegata dal fenomeno dell'erosione. «Sono isole di origine vulcanica- aggiunge Morra - assimilabili nella morfologia a Ischia e Procida, così come le isole dell'arcipelago pontino. Le isole di Zannone e Capri sono di altra natura morfologica anche se esse stesse possono subire fenomeni di smottamento». Parlando delle caratteristiche del suolo, per l'esperto si tratta di «materiali di scivolamento» presenti in particolare nelle zone di falesia, ovvero quelle con i costoni alti e sporgenti sul mare. «Con questi tipi di materiali - osserva - possono accadere fenomeni di questo tipo».

Secondo il geologo gli ultimi fenomeni atmosferici non dovrebbero aver influito sul distacco quanto piuttosto alla natura stessa del materiale roccioso.

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