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Quella foto della deputata dem che scatena la polemica nel Pd

Polemica al Nazareno. A Ferragosto la Prestipino posta uno scatto. E nel Pd c'è chi si lamenta: "Ci ha imbarazzato e creato un senso di vergogna"

Quella foto della deputata dem che scatena la polemica nel Pd

Tutto per colpa di una fotografia (in controluce) che, a detta di una sua collega di partito, ricorderebbe lo spogliarello di Kim Basinger nel film Nove settimane e mezzo. La protagonista, però, non è un'attrice ma Patrizia Prestipino, deputata del Partito democratico. Lo scatto, giudicato da alcuni "molto sensuale" e al tempo stesso "decisamente fuoriluogo", è stato postato su Instagram ha scatenato violente reazioni nel Pd dove qualcuno si è infuriato perché il post risale a Ferragosto, mentre a Genova i soccorritori scavavano sotto le macerie di Ponte Morandi per estrarre i cadaveri dalle auto schiacciate dal cemento.

"Abbiamo criticato Salvini perché nel giorno della tragedia di Genova gozzovigliava sorridendo divertito a una iniziativa della Lega a Messina - ha detto al Messaggero Lucrezia Colmayer, assessore alle pari opportunità del II municipio - ma dovremmo guardare in casa nostra, visto che in contemporanea una deputata Pd pensava fosse normale pubblicare una foto sexy vedo non vedo". La Colmayer ha spiegato che in casa dem l'imbarazzo nasce soprattutto dal fatto che la Prestipino è una deputata: "Il Partito democratico fa della morale pubblica e del rispetto istituzionale un punto identitario e irrinunciabile". "Postando quelle foto - ha quindi concluso - ci ha imbarazzato e creato un senso di vergogna". Ad attaccare la deputata piddì sono stati anche alcuni utenti. Tanto che, nel giro di poco tempo, il post è sparito dalla pagina Instagram della Prestipino.

Ieri, poi, un nuovo post su Instagram (guarda qui) e su Facebook (guarda qui). Con la stessa fotografia incriminata e una lunga replica alla Colmayer. "La foto che lei cita come esempio di violazione di chissà quale codice etico e politico, è uno scatto fatto nella camera di mia mamma che ero andata a trovare - si legge su Instagram - e sempre mia mamma mi ha fatto lo scatto perché, appassionata di foto come è (io sono il suo soggetto preferito) le piaceva l’effetto 'ombre cinesi' che si era creato nel momento in cui mi ero avvicinata alla finestra per alzare le serrande. Non so lei, ma io con mia mamma ho questo rapporto di affetto e confidenza".

Quindi, la stoccata finale contro la collega di partito: "Gli abiti 'succinti' di cui parla lei sono nell’ordine: un bermuda maschile che amo molto e una tee shirt blu della north sails".

Cara Lucrezia, La ringrazio molto per l’attenzione che ha pensato di riservarmi, nel suo ruolo pubblico, in questo particolare momento, che forse meriterebbe altro genere di esternazioni. Ma siccome ha ritenuto utile sollevare questa sterile polemica,le risponderó qui con altrettanta franchezza,se non altro per evitare che circolino sulla rete note come le sue, che ondeggiano tra una fake new stile “5 stars” e un “rigorismo” intellettuale stile anni 50. Quindi procedo ordinatamente, punto per punto, a smontare le sue bizzarre argomentazioni. Premesso che sui social ho scelto da sempre un profilo spontaneo che mi ritrae come sono nella vita privata, perché non ritengo ci sia nulla da occultare, (anche e soprattutto se uno esercita un ruolo pubblico), la foto che lei cita come esempio di violazione di chissà quale codice etico e politico, è uno scatto fatto nella camera di mia mamma che ero andata a trovare. E sempre mia mamma mi ha fatto lo scatto perché, appassionata di foto come è (io sono il suo soggetto preferito) le piaceva l’effetto “ombre cinesi” che si era creato nel momento in cui mi ero avvicinata alla finestra per alzare le serrande. Non so lei, ma io con mia mamma ho questo rapporto di affetto e confidenza. Ultimo, ma non da ultimo, gli abiti “succinti” di cui parla lei sono nell’ordine: un bermuda maschile che amo molto e una tee shirt blu della north sails (le mando la foto illuminata così che possa ammirare meglio le “oscenità” da lei così “acutamente” individuate) Ah, dimenticavo. Se proprio vuole parlare di Genova, vada a vedere piuttosto il post che ho scritto in merito, appena saputo della tragedia (notizia che ho appreso tardi) o l’interrogazione che ho annunciato sulla sicurezza del viadotto della magliana. E magari si renderà conto che io il mio ruolo di deputato (eletto sull’uninominale senza paracadute) lo esercito. Lei quello di assessore alle pari opportunità un po’ meno. Se l’obiettivo principale che si prefigge è quello di attaccare una collega donna con una sua storia politica ben precisa, e non difenderla quando per esempio è stata oggetto di attacchi sessisti. Così, per dire. #fotoincriminate

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