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Poste si schiera al fianco del piccoli Comuni italiani

Del Fante presenta ai sindaci un manifesto con dieci impegni concreti: dai servizi a domicilio alla Tesoreria

Achille Piccinni

«Siamo qui oggi per iniziare una coraggiosa inversione di tendenza: vogliamo dare il segnale concreto di essere disposti ad un dialogo diverso». Con queste parole l'amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, davanti alla platea di 3mila sindaci di piccoli Comuni, al premier Giuseppe Conte e al vicepremier Matteo Salvini, al ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e al viceministro dell'Economia Laura Castelli, ha annunciato i dieci impegni che il gruppo intende intraprendere.

Il primo è anche il maggiormente significativo perché segna in maniera inequivocabile il cambiamento rispetto al recente passato. «Oggi a nome di tutte l'azienda e di tutti i collaboratori di Poste italiane, vorrei prendere 10 impegni che tra un anno saremo insieme a rendicontare. Il primo, in tutti i piccoli Comuni non chiuderemo più alcun ufficio postale», ha detto Del Fante. Il progetto verrà finanziato con una parte dei 500 milioni l'anno di investimenti già annunciati al mercato con il piano industriale. «Quello che abbiamo annunciato è una parte di quell'impegno che abbiamo preso con i mercati», ha aggiunto. Nessun ulteriore arretramento, dunque, per la rete di uffici: una strategia in completa discontinuità con il precedente indirizzo aziendale. Poste Italiane ha confermato il suo impegno a non chiudere più gli uffici postali nei Comuni con meno di 5.000 abitanti sostenendo così la crescita e lo sviluppo dei territori, in accordo con enti e pubbliche amministrazioni locali.

In secondo luogo, sarà istituito un Ufficio dedicato a supporto dei piccoli Comuni, con un numero verde a cui gli amministratori potranno fare riferimento per richiedere informazioni e promuovere iniziative. La collaborazione si svilupperà anche con una interlocuzione più stretta tra i referenti delle relazioni istituzionali di Poste sul territorio e i Comuni per fornire loro assistenza. Il terzo e il quarto commitment riguardano i nuovi servizi per i soli 254 Comuni dove Poste non ha uno sportello, come gli Atm per il prelievo automatico di denaro ed i principali servizi postali «a domicilio» tramite i portalettere, senza costi aggiuntivi, o anche con «punti Poste» presso le tabaccherie. Anche il quinto e il sesto punto della nuova strategia hanno un forte impatto sociale poiché prevedono il wifi gratuito negli uffici postali e il servizio di tesoreria nei piccoli centri senza sportelli bancari.

Del Fante ha inoltre annunciato nuovi investimenti per ampliare la video-sorveglianza all'interno e all'esterno degli uffici postali, in accordo con le forze dell'ordine, per rafforzare la sicurezza dei cittadini nei territori. Proteggere gli uffici postali, infatti, è un impegno preciso. Analoga attenzione (ottavo impegno) sarà rivolta all'abbattimento delle barriere architettoniche presenti in 1.379 uffici postali dei piccoli Comuni: entro il 2020 verranno demolite oltre l'80% delle barriere secondo il principio della libera fruibilità degli spazi nei confronti di coloro che soffrono di una ridotta capacità motoria. Al nono punto figura l'utilizzo delle risorse aziendali per finalità di solidarietà sociale. Nello specifico, Poste Italiane ha individuato aree e immobili di proprietà, situati in piccoli Comuni, che saranno offerti ad uso gratuito, d'intesa con le stesse amministrazioni locali, a beneficio della collettività. L'azienda ha poi definito un piano di riqualificazione degli uffici con la realizzazione di murales sulle pareti esterne e il rifacimento delle cassette postali nelle aree più disagiate dei piccoli Comuni. L'iniziativa è coerente con la missione sociale d'impresa. Ultimo ma non meno importante l'impegno ad ampliare e garantire La copertura degli uffici postali sulla base dei flussi turistici registrati.

Insomma, una vera e propria svolta rispetto ad un passato in cui, come ha ricordato Del fante, «il rapporto con i piccoli Comuni è stato anche difficile» a causa della contrapposizione di alcuni punti di vista. Ora è tutto cambiato. «Dovete e potete contare su Poste e sulle azioni che farà per rendere le vostre comunità e i nostri servizi i più efficienti possibili», ha garantito l'amministratore delegato augurando ai suoi interlocutori istituzionali di ritornare ai propri territori «con la consapevolezza di quanto la nostra azienda tenga al legame con le persone, con le istituzioni e le imprese locali, perché il nostro Paese ha nei territori il suo più fulcro essenziale, perché Poste Italiane vive di capillarità e di fiducia dei cittadini, nel lavoro di ogni giorno». Di qui la promessa fatta in chiusura dell'evento di Roma, l'iniziativa, inedita, non resterà un unicum.

«Ci vediamo tra un anno per un nuovo incontro».

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