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Potere ross(ett)o

Potere ross(ett)o

Le babilonesi coloravano le labbra di rosso con una polvere di pietre semi-preziose, mentre Cleopatra, nel 60 a.C., applicava sulle labbra un impasto di scarabei carmini, uova di formica e scaglie di pesce. Nel 1600 iniziò il declino della cosmesi, considerata volgare, fraudolenta e oltraggiosa. Il Parlamento Inglese approvò, addirittura, una norma che prevedeva il processo per tutte le donne sospettate di aver indotto i propri mariti al matrimonio attraverso l'uso di rossetti o altri prodotti di bellezza. Ma nei primi anni del Novecento, mentre le suffragette lottavano per il diritto di voto, due donne scesero in campo per emancipare il rossetto, simbolo della lotta per l'indipendenza e per la difesa della propria femminilità. Simbolo che poi le suffragette stesse fecero loro. Una era Elizabeth Arden: nel 1910 firmò il suo primo lipstick rosso fuoco e, durante la Seconda Guerra Mondiale, creò alcune nuance, come il Montezuma Red e il Victory Red, da abbinare alle uniformi delle donne che sostituirono gli uomini al fronte e nelle fabbriche. Rita Hayworth, Lana Turner, Joan Crawford e Gloria Swanson contribuirono alla diffusione e al successo di queste tonalità mozzafiato. Forte e determinata, anche Helena Rubinstein, nel 1902 (115 anni fa), ebbe l'intuizione di insegnare alle donne a truccarsi, non per sedurre gli uomini, ma «perché aveva capito che la bellezza era un potere, un mezzo per emanciparsi», spiega Michèle Fitoussi, autrice del libro Helena Rubinstein. La donna che inventò la bellezza (Cuzzolin Editore). Nata nel 1872 nel quartiere ebraico di Cracovia, maggiore di otto figlie, Helena seppe ribellarsi alle convenzioni. Dall'Australia, dove emigrò all'età di 24 anni, a New York, dove morì principessa cosmopolita a 93 anni, lavorò sempre per migliorare l'immagine delle donne e per renderle economicamente autonome. Creò, infatti, la professione dell'estetista e i primi saloni di bellezza, luoghi dove confrontarsi e scambiarsi idee. E dove imparare a mettersi il rosso. Anche Coco Chanel - il rossetto rosso della maison venne presentato nel 1924 - diceva: «Mettete il rosso e attaccate. Il rosso è il colore della vita, del sangue». Insomma: vestitevi di passione e affrontate la quotidianità. Ma perché proprio il rosso? Per presentare il nuovo Rouge Rouge, un rossetto dedicato proprio al potere del rosso, Shiseido ha citato numerosi studi condotti negli Stati Uniti, in Europa e Africa, che hanno dimostrato che questo colore porta gli uomini di qualsiasi parte del mondo a considerare le donne che lo indossano più sensuali e desiderabili.

Da qui la collezione di 16 tonalità suddivise in 4 categorie che corrispondono a 4 tipi di attrazione (magnetica, passionale, romantica, misteriosa), da scegliere per esprimere la propria personalità ed esaltare la propria bellezza naturale.

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