Europee 2009

Preferenze: Emanuele Filiberto non balla in Ue Con Matera e Serracchiani avanza l'onda rosa

Primi responsi su promozioni e bocciature per il parlamento europeo: Berlusconi è il più votato: 2milioni 706mila preferenze. Emanuele Filiberto resta a casa. Magdi Allam ce la fa. Boom per l'ex Guardasigilli Mastella. La Lega conquista il primo seggio al Centro. Tutti gli eletti 

Preferenze: Emanuele Filiberto non balla in Ue 
Con Matera e Serracchiani avanza l'onda rosa

Roma - Il candidato più votato è Silvio Berlusconi (Pdl), con 2 milioni, 706 mila 791 preferenze. Secondo David Sassoli (Pd) con 400 mila 502 preferenze. Terza Rita Borsellino (Pd) con 229.981 preferenze, quarto Ignazio La Russa (secondo nel Pdl a livello nazionale) con 223.428 preferenze, quinto Raffaele Lombardo (Mpa) con 200 mila 608 voti. Sono i primi classificati nella sfida delle preferenze, su scala nazionale, nel voto per le Europee.

Emanuele Filiberto a casa Dopo il successo a "Ballando sotto le stelle", il flop alle Europee. Emanuele Filiberto di Savoia, a quanto si apprende in ambienti dell’Udc, non ce l’avrebbe fatta. Candidato nella circoscrizione Nordovest, il principe non avrebbe raccolto le preferenze necessarie per volare a Strasburgo. Data per sicura, invece, l’elezione del capolista Magdi Cristiano Allam. Sempre nella stessa circoscrizione, bocciato anche il ritorno in campo di Gianni Rivera.

Mastella torna in Europa "Da solo, senza apparati, senza neanche i rappresentanti di lista ce l’ho fatta". Così il leader dei Popolari-Udeur, Clemente Mastella, candidato nel Pdl nella circoscrizione meridionale alle europee, commenta la sua elezione a Strasburgo. Circondato da una ristretta cerchia di familiari e amici, Mastella, con un pizzico di commozione, ha poi aggiunto: "Non ho chiesto, nè fatto accordi. In questa competizione elettorale è stata innanzitutto una scommessa con me stesso". E alla domanda se si ritiene un "gladiatore sannita", Mastella ha risposto: "In Campania, dopo Berlusconi, sono stato il candidato del Pdl più votato". Mastella, nella sua provincia, dove il Pdl ha superato la soglia del 50%, è stato il candidato in assoluto più votato del Pdl con 82mila preferenze.

Pd, exploit della Serracchiani Candidata del Pd alle europee nel Nord Est, Debora Serracchiani ha ottenuto in Friuli Venezia Giulia più preferenze del premier Berlusconi.

Lega, primo eletto al Centro La Lega infrange la linea del Po. Per la prima volta il partito di Umberto Bossi riesce ad eleggere un suo eurodeputato nella circoscrizione Centro. Il nome è quello del toscano Claudio Morganti, terzo per numero di preferenze dopo Umberto Bossi e Mario Borghezio, che gli cederanno l’unico posto disponibile. Bossi infatti non abbandonerà il ministero, mentre Borghezio dovrebbe optare per l’elezione all’Europarlamento nella circoscrizione Nord-Ovest. Con il 3% dei voti e 186.377 preferenze, il Carroccio può festeggiare un vero e proprio exploit a queste elezioni nella circoscrizione che include Umbria, Marche, Toscana e Lazio.

I dati del Viminale Da Gabriele Albertini a Patrizia Toia, il Viminale ha reso noto l’elenco degli eletti alle europee. Silvio Berlusconi è risultato eletto in cinque circoscrizioni diverse, Luigi De Magistris ha prevalso in altre quattro, Antonio Di Pietro e Umberto Bossi sono stati eletti in tre circoscrizioni differenti.

L’elenco dei seggi assegnati Gabriele Albertini (Pdl), Magdi Cristiano Allam (Udc), Roberta Angelilli (Pdl), Alfredo Antoniozzi (Pdl), Raffaele Baldassarre (Pdl), Francesca Balzani (Pd), Antonio Sergio Berlato (Pdl), Luigi Berlinguer (Pd), Silvio Berlusconi (Pdl), Vito Bonsignore (Pdl), Mario Borghezio (Lega Nord), Rita Borsellino (Pd), Umberto Bossi (Lega Nord), Antonio Cancian (Pdl), Salvatore Caronna (Pd), Carlo Casini (Udc), Sergio Cofferati (Pd), Lara Comi (Pdl), Silvia Costa (Pd), Andrea Cozzolino (Pd), Rosario Crocetta (Pd), Francesco De Angelis (Pd), Paolo De Castro (Pd), Luigi De Magistris (Idv), Ciriaco De Mita (Udc), Antonio Di Pietro (Idv), Leonardo Domenici (Pd). Eletti anche Herbert Dorfmann (Svp), Carlo Fidanza (Pdl), Lorenzo Fontana (Lega Nord), Elisabetta Gardini (Pdl), Roberto Gualtieri (Pd), Ignazio La Russa (Pdl), Giovanni La Via (Pdl), Clemente Mastella (Pdl), Barbara Matera (Pdl), Mario Walter Mauro (Pdl), Erminia Mazzoni (Pdl), Guido Milana (Pd), Tiziano Motti (Udc), Alfredo Pallone (Pdl), Antonio Panzeri (Pd), Aldo Patriciello (Pdl), Mario Pirillo (Pd). Seggio europeo anche per Giovanni Saverio Pittella (Pd), Vittorio Prodi (Pd), Fiorello Provera (Lega Nord), Enzo Rivellini (Pdl), Saverio Romano (Udc), Licia Ronzulli (Pdl), Potito Salatto (Pdl), Matteo Salvini (Lega Nord), Lia Sartori (Pdl), David Sassoli (Pd), Giancarlo Scottà (Lega Nord), Marco Scurria (Pdl), Debora Serracchiani (Pd), Sergio Paolo Francesco Silvestris (Pdl), Francesco Speroni (Lega Nord), Gianluca Susta (Pd) e Patrizia Toia (Pd).

Nord Ovest  Il gioco delle opzioni europee nel Pdl sorride a Iva Zanicchi e a Cristiana Muscardini mentre rischiano di restare fuori l’attuale presidente della delegazione parlamentare di Forza Italia al Parlamento europeo, Stefano Zappalà e un europarlamentare di lungo corso come Giuseppe Gargani. Considerata la sicura rinuncia all’euroseggio di Berlusconi e La Russa, saranno premia infatti le due esponenti che si vanno ad aggiungere agli eletti: Mauro Mario, Gabriele Albertini, Laura Comi, Vito Bonsignore, Lucia Ronzulli e Carlo Fidanza.

Nord Est Oltre a Elisabetta Gardini, Sergio Antonio Berlato, Lia Sartori, Antonio Cancian e Giovanni Collino potrebbe rientare anche Alberto Balboni se Michaela Biancofiore dovesse scegliere di mantenere il suo seggio alla Camera.

Al Centro Eletti Roberta Angelilli, Marco Scurria, Alferdo Antoniozzi, Alfredo Pallone e Potito Salatto oltre ovviamente a Silvio Berlusconi la cui rinuncia va a favore di Paolo Bartolozzi. A meno di una (improbabile) rinuncia a Strasburgo di Alfredo Antoniozzi, attuale assessore al Comune di Roma, resta dunque fuori Stefano Zappalà.

Nella circorscrizione Sud Svetta Barbara Matera, seconda per preferenze (oltre 120mila)  dopo Berlusconi. È seguita da Erminia Mazzoni, Aldo Patriciello, Clemente Mastella, Enzo Rivellini, Raffaele Baldassarre e Sergio Paolo Silvestris. La rinuncia di Berlusconi porterà a Strasburgo Salvatore Tatarella, che nella lista delle preferenze precede Giuseppe Gargani.

Nelle Isole Risulta eletto La Via Giovanni detto Lavia, mentre la rinuncia del presidente del Consiglio andrà a favore di Salvatore Iacolino.

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