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Prescrizione, è scontro nella maggioranza

Il Pd presenta due emendamenti che sospendono la prescrizione dopo il primo grado. Ma Ap insorge

Prescrizione, è scontro nella maggioranza

La prescrizione spacca ancora la maggioranza. A far scoppiare la bufera sono stavolta alcuni emendamenti proposti dal Pd in commissione Giustizia del Senato che non piacciono agli esponenti dell'Area polare.

"Apprendiamo con stupore che i due relatori, entrambi esponenti del Pd, hanno presentato proposte emendative che si pongono in direzione esattamente contraria agli impegni precedentemente assunti dal ministro Orlando", afferma il capogruppo di Ap Renato Schifani, "Invitiamo i colleghi Casson e Cucca al ritiro immediato delle loro proposte mai discusse e non condivise all'interno della coalizione".

In particolare, Felice Casson e Giuseppe Cucca avevano presentato delle proposte di modifica che avrebbero "sospeso" la prescrizione "dopo la sentenza di primo grado".

Schifani ha poi spiegato che nel voto finale alla Camera Ap si è astenuta "facendo affidamento sull'impegno del ministro Orlando di rivedere alcuni punti che dilaterebbero eccessivamente, ed in palese violazione dell'articolo 111 della Costituzione, i termini di prescrizione del reato". In caso ciò non accadesse, però, "si prospetterebbe inequivocabilmente l'ipotesi di una maggioranza trasversale che vedrebbe esclusa Area popolare, così come quella che ebbe a prospettarsi sul tema delle unioni civili, argomento comunque estraneo al programma di governo".

"Sono solo ipotesi di lavoro", assicura il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda, "Il loro contenuto sarà quindi oggetto di analisi e confronto nei prossimi giorni nel gruppo del Pd e con la maggioranza e in Commissione".

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