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«Progetto Dioniso»: controlli tempestivi sulludito dei neonati
«Individuare le patologie delludito sin dai primi giorni di vita con lobiettivo di prestare delle cure tempestive e risolutive. Sta per partire il «progetto Dionisio», destinato a tutti i neonati del Lazio e approvato con la Finanziaria regionale. I fondi ammontano a complessivi 750mila euro: 250mila all'anno fino al 2010». Lo ha reso noto il consigliere regionale dellUdc, Fabio Desideri, componente della commissione Sanità e ispiratore delliniziativa mai attivata finora nel centro-sud dItalia.
«Il progetto Dionisio - ha proseguito Desideri - nasce con la collaborazione dellUniversità di Roma La Sapienza, è innovativo e si applica per la prima volta nel centro-sud dItalia. Si basa su uno screening uditivo a vasto raggio fondato su un test semplice e veloce che permette di diagnosticare la sordità nei neonati già nei primi tre giorni di vita. Lobiettivo, evidente, è di attivare terapie precoci per intervenire in tempo sullo sviluppo psicomotorio e su quello del linguaggio. E ovviamente sull'inserimento sia sociale sia scolastico dei bimbi». «È luovo di Colombo, un programma semplice ma fondamentale a cui non si era mai pensato. Nel Lazio - ha spiegato Desideri - il rapporto sordità-bambini è di circa tre su mille. In caso di positività al test di primo livello, assolutamente non invasivo e della durata di appena venti secondi, i neonati potranno immediatamente accedere al secondo stadio, quindi a esami più approfonditi per le necessarie cure del caso». «Il progetto - ha sottolineato Desideri - ha ricevuto il parere positivo sia della maggioranza che dellopposizione allinterno dellassemblea consiliare. E anche questa è una notizia. Con la Finanziaria regionale è stato approvato il finanziamento di 750mila euro: 250mila all'anno per tre anni, dal 2008 al 2010».
«Il progetto Dionisio - ha proseguito Desideri - nasce con la collaborazione dellUniversità di Roma La Sapienza, è innovativo e si applica per la prima volta nel centro-sud dItalia. Si basa su uno screening uditivo a vasto raggio fondato su un test semplice e veloce che permette di diagnosticare la sordità nei neonati già nei primi tre giorni di vita. Lobiettivo, evidente, è di attivare terapie precoci per intervenire in tempo sullo sviluppo psicomotorio e su quello del linguaggio. E ovviamente sull'inserimento sia sociale sia scolastico dei bimbi». «È luovo di Colombo, un programma semplice ma fondamentale a cui non si era mai pensato. Nel Lazio - ha spiegato Desideri - il rapporto sordità-bambini è di circa tre su mille. In caso di positività al test di primo livello, assolutamente non invasivo e della durata di appena venti secondi, i neonati potranno immediatamente accedere al secondo stadio, quindi a esami più approfonditi per le necessarie cure del caso». «Il progetto - ha sottolineato Desideri - ha ricevuto il parere positivo sia della maggioranza che dellopposizione allinterno dellassemblea consiliare. E anche questa è una notizia. Con la Finanziaria regionale è stato approvato il finanziamento di 750mila euro: 250mila all'anno per tre anni, dal 2008 al 2010».
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