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La promessa da marinaio Fini: non mi dimisi perché lo scenario era cambiato

Il leader di Fli torna a parlare della sua promessa di dimissioni qualora l'avesse fatto Berlusconi e si giustifica così: "Le dimissioni di Berlusconi sono arrivate dopo la constatazione del venire meno della solida maggioranza di cui disponeva"

La promessa da marinaio Fini: non mi dimisi perché lo scenario era cambiato

Repetita iuvant. Ma solo per Gianfranco Fini. E così, il presidente della Camera è tornato a fornire la sua versione sulla famosa promessa di dimissioni, qualora le avesse rassegnate Silvio Berlusconi. Una promessa fatta in diretta televisiva ad Annozero e che recitava così: "Io sono pronto a dimettermi da presidente della Camera nel momento in cui Berlusconi si dimette da presidente del Consiglio".

Era il 24 febbraio 2011. Da quel momento ne è passata acqua sotto i ponti. Il Cavaliere si è dimesso, si è insediato il governo Monti, ma Fini è rimasto saldo sul suo scranno. Interpellato diverse volte sul tema, il leader di Fli ha sempre offerto la stessa spiegazione: scurdammoce o passato, i tempi erano diversi, guardiamo avanti.

E oggi, Fini ha ribadito di nuovo il concetto, seppur con una forma differente. Infatti, qualcuno è tornato a chiedere conto al presidente della Camera di quella promessa. Stavolta non si tratta né di un politico né di un giornalista, ma di un giovane studente del corso di Filosofia politica della Luiss, dove era ospite l'ex leader di An.

"Lei aveva promesso che si sarebbe dimesso quando Silvio Berlusconi avrebbe lasciato il governo. Come mai Berlusconi si è dimesso e lei no?", ha chiesto il giovane. Una domanda che non ha scomposto Fini nemmeno per un secondo. Un breve sorriso e poi la risposta: "Io ho detto che mi sarei dimesso quando lo avrebbe fatto Berlusconi. Ma le dimissioni di Berlusconi sono arrivate dopo la constatazione del venire meno della solida maggioranza di cui disponeva".

Il che non cambia la sostanza, ma solo la forma. Ma Fini è sicuro di essere nel giusto, di non dover rendere conto a nessuno: la sua era una promessa a tempo determinato. Nel momento in cui il Cavaliere ha rassegnato le dimissione Fini ha deciso di tenere le sue nel cassetto.

Tra gli altri argomenti trattati, Fini ha fatto anche una panoramica dei potenziali scenari politici futuri e ha sentenziato: "Siamo sicuri che i rapporti tra Pdl e Lega saranno gli stessi che abbiamo attualmente? Qualcuno dirà di sì ma io ho qualche dubbio". A suo avviso anche tra Pd, Idv e Sel difficilmente tutto resterà intatto "come nella foto di Vasto".

Chi si salverà alla fine? Naturalmente il Terzo Polo che, secondo Fini, "potrebbe assumere una dimensione più ambiziosa".

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