Proposta semplice e sicura dal leader dei servizi trust

Proposta semplice e sicura dal leader dei servizi trust

Sicurezza e semplicità d'uso. Sono i due criteri sui quali si è ispirata InfoCert nello sviluppare Legalinvoice PA, una soluzione che consente ai professionisti, alle imprese o ai loro fornitori di servizi fiscali e amministrativi di ottemperare alla normativa che impone, a partire da oggi, la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. La sicurezza è uno punti di forza di InfoCert. «Siamo leader nei servizi trust - premette Danilo Cattaneo, direttore generale dell'azienda - come Certification Authority per l'identità e la firma digitale, la Posta elettronica certificata e la conservazione sostitutiva a norma di legge. Siamo una società specializzata negli ambiti dell'Information Technology dove le componenti fondamentali sono la compliance alle normative e la dematerializzazione dei flussi di documenti - come contratti e fatture - che hanno valore legale e fiscale». Una focalizzazione che il mercato dimostra di premiare: «Nel 2013 - continua il top manager di InfoCert - abbiamo fatturato 33 milioni di euro, contro i 20 del 2010. Nel primo trimestre del 2014 abbiamo già registrato una crescita del 20% del giro d'affari».
Quanto è pronto il mercato dei fornitori della PA per poter fatturare a amministrazioni centrali, agenzie fiscali e enti previdenziali in modo esclusivamente elettronico? «La maggior parte delle grandi aziende - risponde Cattaneo - lo è da tempo. Anzi, alcuni nostri clienti di questo tipo, a esempio nei settori alimentare e farmaceutico, utilizzano da qualche anno le nostre soluzioni di fatturazione elettronica e spingono le altre aziende della loro filiera ad adottarle. Perché, parliamoci chiaro, gestire in modo digitale il ciclo attivo e passivo, ma soprattutto quest'ultimo, consente dei notevoli risparmi di costi rispetto a farlo con documenti cartacei«. Quindi la Pubblica Amministrazione ci guadagnerà? «Potrà ottenere cost saving. Ma ne beneficeranno anche le imprese fornitrici, perché con la fatturazione elettronica, che include anche la firma digitale e la marca temporale di emissione, i processi di gestione delle fatture nella PA diventano più efficienti e trasparenti. Un possibile stimolo anche per le imprese straniere a investire in Italia in aziende che lavorano con il settore pubblico».
La corsa ad acquistare soluzioni come Legalinvoice PA sta interessando soprattutto le Pmi, i professionisti e i commercialisti. Molti di questi sono esperti di normative e di tecnologie, ma si sono riservati di attrezzarsi alla vigilia dell'entrata in vigore della legge. Soprattutto visto che spesso, in Italia, le deadline delle normative vengono prorogate. Grazie a commercialisti o associazioni di categoria che adottano Legalinvoice PA, anche le microimprese e i professionisti che preferiscono delegare la gestione della fatturazione elettronica, potranno essere in regola e farsi pagare in tempi che, si spera, diventino sempre più brevi. «Va comunque sottolineato - aggiunge Cattaneo - che Legalinvoice PA è alla portata di tutti. Basta qualche giorno per impratichirsi e poi l'utilizzo delle sue funzionalità diventa quasi automatico».
Il direttore generale di InfoCert è ottimista anche su un'altra cosa: «Che passato il momento in cui l'ottemperanza alla normativa viene vista come una complicazione in più, emergano invece i vantaggi legati alla dematerializzazione, come già avvenuto in altre occasioni.

E mi riferisco sia al risparmio di costi e di impatti ambientali legati al consumo di carta, sia alla possibilità di innovare i processi di business, soprattutto in un'era di globalizzazione e digitalizzazione spinta».

Commenti