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La protesta dei pastori sardi in Costa Smeralda

La protesta dei pastori arriva in Costa Smeralda. Sono circa un migliaio gli allevatori che manifestano da questa mattina a Porto Rotondo.  Distribuiti volantini ai turisti per denunciare l’agonia dell’agropastorizia che negli ultimi 20 anni ha perso 10mila aziende

La protesta dei pastori sardi in Costa Smeralda

Cagliari - La protesta dei pastori arriva in Costa Smeralda. Sono circa un migliaio gli allevatori che manifestano da questa mattina a Porto Rotondo, in Gallura, per la protesta indetta dal Movimento dei pastori sardi: chiedono risposte alla grave crisi che attanaglia il settore.

La protesta a Porto Rotondo Decine di pullman giunti da tutta la Sardegna sono arrivati questa mattina nella località turistica gallurese. I manifestanti sono stati accolti da un imponente sistema di sicurezza composto da polizia, carabinieri, Guardia di finanza e municipale. "Non abbiamo nessuna intenzione di manifestare davanti alla residenza privata del presidente del Consiglio dei ministri - ha spiegato il leader del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris - se sarà il caso e se nessuno in Sardegna prenderà provvedimenti chiederemo un incontro con Berlusconi a Roma, ricordandogli che è anche cittadino onorario di quest’isola non soltanto perchè l’ha scelta come residenza delle sue vacanze. Siamo certi che a Roma Berlusconi ci riceverà". I pastori hanno distribuito volantini ai turisti per spiegare le ragioni della loro protesta e denunciare l’agonia dell’agropastorizia che negli ultimi 20 anni ha perso 10mila aziende.

Quella di oggi è l’ennesima protesta dopo i sit in che hanno bloccato gli ingressi degli aeroporti di Cagliari, Olbia, Alghero e la statale 131 nell’Oristanese.

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