Cronache

Protezione civile, Gabrielli: "Così non è più operativa" Monti: "Si impegnino tutti"

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, Gabrielli riferisce in Senato: "Io messo alla berlina". E contrattacca: "Sono pronto a dimettermi ma non sono io il problema"

Protezione civile, Gabrielli: "Così non è più operativa" Monti: "Si impegnino tutti"

"La legge 10 del 2011 ha reso di fatto non più operativa la Protezione civile". Durante l'audizione alla commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama, prima di incontrare a Palazzo Chigi il premier Mario Monti, il capo del Dipartimento Franco Gabrielli ha chiesto rispetto per il lavoro svolto accusando apertamente i media nazionali di averlo "messo alla berlina". "Il capo del Dipartimento è poca cosa - ha spiegato Gabrielli - se dovessi rendermi conto di essere d’intralcio alla crescita del sistema non aspetterei un secondo a farmi da parte". I problemi sono, infatti, altri: in primis l’agibilità della Protezione civile dopo la legge che l’ha depotenziata.

Nonostante le polemiche che si sono innescate nello scorso fine settimana, durante il quale le fitte nevicate e il gelo siberiano hanno bloccato l'Italia del Centro Sud e causato la morte di troppe persone, Gabrielli ha ribadito che la Protezione civile deve restare sotto la presidenza del Consiglio e non essere trasferita al Viminale. Quello che però rigetta è che la Protezione civile venga derisa. "Ho sempre immaginato un rapporto di massima collaborazione con tutte le componenti del sistema di protezione civile - ha spiegato il capo del Dipartimento - in passato ho dato solidarietà piena al sindaco di Genova, Marta Vincenzi, quando c’è stata l’alluvione, come l’ho data ad Alemanno in occasione dell’alluvione di ottobre, dicendo che la meteorologia è un fatto non certo, soprattutto in un Paese come il nostro che è caratterizzato da microclimi". Quello che fa la differenza, infatti, non sono le previsioni, ma le pianificazioni. Secondo Gabrielli, "rimettersi esclusivamente alle previsioni se non c’è pianificazione è un gioco impraticabile". Proprio per questo, quando sabato che il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto una commissione d’inchiesta, Gabrielli è passato al contrattacco: "Avevo l’obbligo morale di difendermi. Mi sono permesso di ribattere dicendo semplicemente che le previsioni erano corrette e che il giorno prima avevo chiesto al sindaco se c’erano necessità da parte sua".

Gabrielli ha, comunque, riconosciuto che la Protezione civile ha forti criticità: "Toglieteci gli orpelli, ma restituiteci il senso". A detta del capo Dipartimento i governatori delle Regioni duramente colpite dalla neve e dal gelo perché la richiesta si sarebbe conclusa con un innalzamento delle accise sulla benzina. "Mi preoccupo che questa istituzione, che ritengo essenziale, sia rimessa in condizione di operare, venga salvaguardata", ha spiegato Gabrielli cogliendo così l'occasione per invitare il governo a mettere mano al sistema. Un incontro che potrebbe essere davvero utile dal momento che i meteorologi prevedono una nuova ondata di maltempo a minacciare le regioni del Centro e del Sud. E, dopo i gravi disagi dei giorni scorsi, Monti ha appunto convocato Gabrielli a Palazzo Chigi per riuscire a coordinare al meglio gli interventi da predisporre.

Durante il Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio, Monti ha lanciato un appello a tutti i ministri affinché siano pronti a fornire il proprio contributo per fronteggiare la nuova ondata di maltempo prevista per il fine settimana. Sulla base dell’ampia relazione fornitagli dallo stesso Gabrielli, il Professore ha informato il Cdm sulle misure straordinarie adottate e su quelle ancora da intraprendere.

L'intento di Monti è sensibilizzare tutti i dicasteri ad "assicurare l’impegno più incisivo da parte di tutte le strutture del governo del territorio e delle imprese di gestione dei pubblici servizi al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità".

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