Sport

Un protocollo d'intesa Ministero Salute-Coni per migliorare lo stile di vita

Il progetto è finalizzato a promuovere e facilitare l'assunzione di abitudini salutari nell'ottica della prevenzione delle principali patologie croniche che hanno in comune fattori di rischio come l'obesità e il soprappeso, la sedentarietà, il fumo e l'abuso di alcool

È stato siglato il Protocollo d'intesa tra Ministero della Salute e Coni, «Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari», finalizzato a promuovere e facilitare l'assunzione di abitudini salutari nell'ottica della prevenzione delle principali patologie croniche che hanno in comune fattori di rischio modificabili come l'obesità e il soprappeso, la sedentarietà, il fumo di tabacco e l'abuso di alcool e considerato che la promozione nelle giovani generazioni, per la prevenzione di malattie croniche, legate a stili di vita scorretti e non salutari, rappresentano una priorità per l'Italia.
«Il protocollo aumenta l'immagine dello sport italiano, del ministero della salute e del governo. Negli anni sono state prese diverse iniziative, non ultima quella con il ministro Gelmini. La sedentarietà è diminuita in un solo anno di due punti percentuali, vuol dire che quando si investe nello sport i risultati arrivano - così il presidente del Coni Gianni Petrucci -. L'iniziativa che il ministro Fazio e il sottosegretario Crimi presentano dà la dimensione di come lo sport sia entrato nel dna della nostra popolazione. Con questa iniziativa i medici di medicina generale e i pediatri potranno prescrivere l'attività sportiva per combattere l'obesità. Una iniziativa straordinaria».
L'iniziativa sarà avviata in via sperimentale in questa prima fase in cinque regioni, fra le quali l'Emilia Romagna. «L'inattività fisica è al quarto posto tra i fattori a rischio di morte dopo fumo, alcool e obesità - ha spiegato il Ministro della Salute Ferruccio Fazio -. L'attività fisica fa bene alle persone, promuove nei bambini una crescita armonica e favorisce la socializzazione, negli anziani è utile ad evitare le cadute. L'inattività è causa di morte. E sul piano economico incide notevolmente, per l'impatto che ha sulla produttività e per i costi indiretti. Tutte le politiche che favoriscono l'attività fisica creano anche benefici di natura economica».
Il ministro della Salute plaude alla riduzione dei sedentari in Italia «ma molto c'è ancora da fare, e per promuovere l'attività fisica il ministero sta stipulando una serie di protocolli d'intesa come questo molto importante con il Coni».
Da parte sua il sottosegretario con delega allo Sport Rocco Crimi ha sottolineato come «nel 2008 avevamo il 41% di sedentari, cioè di coloro che non svolgono nessun esercizio fisico, ma una minima attività fisica previene molte patologie e fa bene alla salute». Presente anche il presidente della Federazione medico- sportiva, Maurizio Casasco: «Questo è il riconoscimento dell'attività fisica come medicina e a costo zero per gli italiani.

Grazie al governo e al Coni, c'è possibilità di fare qualcosa di grande».

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