Roma

Provincia Innovazione e integrazione, il Ptpg verso l’approvazione

È cominciata al consiglio provinciale e si concluderà venerdì prossimo la discussione sul piano territoriale provinciale generale (Ptpg), il principale strumento per la pianificazione e la gestione del territorio, predisposto dalla giunta Zingaretti. Un documento che porterà al trasferimento dei poteri in materia urbanistica dalla regione Lazio alla provincia di Roma.
L’iter è iniziato il 14 ottobre scorso con la conferenza con i comuni e le associazioni del territorio, che ha chiuso la fase di concertazione per poi approdare al consiglio provinciale per l’approvazione definitiva. Le modifiche contenute nel testo del Ptpg hanno reso più semplici le norme tecniche di attuazione, le direttive e le procedure caratterizzate da sole 20 prescrizioni. «Per noi è una piccola rivoluzione ha detto l’assessore provinciale all’ambiente Michele Civita - perché è evidente che la provincia assumerà un altro ruolo, avvicinando di più gli amministratori ai cittadini, con l’obiettivo di semplificare e dare tempi certi all’attività urbanistica e territoriale».
Integrazione e innovazione sono i due i principali assetti contenuti nel piano che coinvolge tutti i 120 comuni della provincia, mentre un discorso a parte riguarda Roma: è stato recepito il Prg della capitale nel Ptpg e verrà ratificato assieme al Campidoglio e alla regione al termine della conferenza di co-pianificazione.
Con l’adozione del piano scattano contemporaneamente le norme di salvaguardia per cui la regione Lazio è obbligata a richiedere un parere alla provincia quando dovrà essere approvato il piano regolatore di un comune o una variante. La tempistica è stata concepita ben precisa: entro 90 giorni i presidenti Zingaretti e Marrazzo dovranno convocare la conferenza di copianificazione i cui tempi di conclusione sono fissati entro 30 giorni e quindi si procederà all’approvazione del piano. «Questo significa - ha spiegato Civita - avere tempi certi entro i quali avremo il piano approvato».
Una volta conclusa la conferenza, i cambiamenti apportati dalla regione non saranno più modificabili ed il piano tornerà in consiglio provinciale solo per la ratifica. Da quel momento le competenze in materia urbanistica si trasferiranno dalla regione alla provincia, mentre quelle in materia paesaggistica rimarranno alla Pisana. La provincia diventerà direttamente responsabile nel dare, in base al piano, parere di conformità tecnica ai piani regolatori o alle varianti richieste dai vari comuni. Per quanto riguarda Roma, fatto salvo il piano già approvato, la provincia dovrà essere consultata per tutte le modifiche.


L’obiettivo lungo il quale si svolge il Ptpg è infatti la pianificazione e lo sviluppo eco-sostenibile dell’area vasta, la creazione di un sistema di rete tra provincia, enti locali e regione in termini di integrazione e valorizzazione di ruoli e risorse diverse, la promozione di una cittadinanza metropolitana.

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