Roma

«La Provincia si è dimenticata dei piccoli Comuni»

Dopo una prima convocazione del consiglio provinciale di Roma andata a vuoto per mancanza del numero legale, finalmente la maggioranza di centro-sinistra ha assicurato la presenza di 23 consiglieri e sono iniziati i lavori dell’assemblea, chiamata a pronunciarsi su un argomento decisamente importante per la vita dell’ente: l’assestamento di bilancio 2010, una manovra finanziaria di ben 114 milioni di euro. Nel provvedimento, tra l’altro, sono previsti circa 23 milioni di euro di investimenti per infrastrutture - soprattutto edilizia scolastica e viabilità - oltre 12,7 milioni di euro di spese correnti per welfare e sostegno alle pmi. Contributi anche ai comuni e spese obbligatorie, 37,5 milioni di euro per la riduzione dell’indebitamento e altri 28,5 milioni di euro per il suo futuro abbattimento. Ma l’opposizione di centrodestra ha detto un no compatto alla manovra che è stata perciò approvata con 27 voti favorevoli su 39. Il motivo lo spiega il capogruppo del Pdl Andrea Simonelli: «Con questa manovra di bilancio la provincia ha perso un’occasione per sottolineare la sua utilità nei confronti dei comuni del suo territorio. Nonostante i 43 milioni di euro trasferiti dallo Stato e gli oltre 70 milioni di euro di avanzo di amministrazione solo una parte minima è stata impegnata a loro sostegno. Per questo abbiamo espresso il nostro dissenso». Eppure per il presidente Nicola Zingaretti «grazie a una politica di bilancio sana fatta in questi anni» è stato approvato un assestamento di bilancio «secondo un’ottica di sviluppo e di rafforzamento della stabilità finanziaria dell’ente». Di rimando l’assessore al bilancio, Antonio Rosati: «non solo non mettiamo nessuna tassa in più e manteniamo il patto di stabilità, ma cerchiamo di dimostrare che anche con rigore e risanamento è possibile mettere in campo risorse per il sostegno dell’ economia». Risponde il vice presidente del consiglio provinciale Francesco Petrocchi: «è una manovra scialba e grigia. La Provincia ha perso ancora una volta l’occasione di scrollarsi di dosso l’etichetta di ente inutile e di essere veramente propositiva e di ausilio per i comuni. Soprattutto in un momento critico avrebbe dovuto investire per finanziare la realizzazione di opere ed infrastrutture negli enti locali. La manovra non fa altro che sancire la trasformazione della provincia da ente strategico in ente manutentore». Si associa nel giudizio negativo il consigliere provinciale Federico Iadicicco (Pdl).

« Gli unici due elementi positivi provengono dal parziale accoglimento di alcune richieste del PdL, il contributo ai comuni e le disponibilità immediate per interventi di messa in sicurezza nelle scuole».

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