Roma

Provincia «Tutto a gonfie vele». «No, quadro a tinte fosche». È scontro sui conti

L'attività amministrativa della provincia di Roma procede a «gonfie vele» secondo l’assessore alle Politiche finanziarie e di bilancio Antonio Rosati, che ha espresso soddisfazione per il rendiconto finanziario dell’ente, approvato con 24 voti favorevoli e 7 contrari. Il documento finanziario costituisce una rappresentazione articolata delle operazioni intraprese dall’ente e ha lo scopo di evidenziare il processo di «resa del conto» della gestione nei suoi aspetti contabili e in quelli valutativi. Settantadue milioni di euro di avanzo di amministrazione da destinare a investimenti, sostegno al reddito delle famiglie e diminuzione del debito, riduzione di circa un milione di euro per le spese del personale, abbattimento dell’8 per cento dei costi per interessi passivi. Ecco alcuni dei numeri messi sotto i riflettori, ritenuti talmente «incoraggianti» da far dire a Rosati: «Con queste maggiori risorse possiamo affrontare con maggiore serenità e sicurezza il 2010. Abbiamo la solidità finanziaria ed economica, oltre alla credibilità certificata dalle principali agenzie di rating, per poter mantenere tutti gli impegni». Di parere nettamente opposto Marco Bertucci (Pdl) che, esaminando l’azione amministrativa della giunta di centrosinistra, non trova alcuna giustificazione all’entusiasmo di Rosati. «Una maggioranza che proclama investimenti, ma non li realizza - dice Bertucci - che proclama studi di fattibilità e progetti che rimangono tali, che preannuncia ingenti trasferimenti, ma non si attiva per renderli effettivi, si propone inevitabilmente come la giunta di carta del presidente Zingaretti che a sua volta non riesce a dettare le linee guida di un ente incapace persino di incassare i trasferimenti dalla regione Lazio, quella targata Marazzo-Montino». Bertucci, entrando nello specifico reclama «un approfondimento della spesa corrente, delle spese dell’ufficio di Zingaretti, così come della gestione delle manutenzioni, a partire da quelle scolastiche sino a quelle sulla viabilità, per sapere come vengono usati gli strumenti della somma urgenza e quelli della trattativa privata. Scuole e strade di competenza provinciale - conclude il vicepresidente della commissione lavori pubblici e viabilità - continuano a gridare vendetta per il loro stato di abbandono, mettendo in pericolo quotidianamente l’incolumità degli utenti». A rincarare la dose è Federico Iadicicco (Pdl) per il quale dal rendiconto «emerge un quadro a tinte fosche: 1,4 milioni di euro di perdita di esercizio, 25 milioni di insussistenze passive per minori residui attivi accertati, dei 181,5 milioni di euro di trasferimenti regionali previsti sono stati incassati circa 17 milioni». Nella lunga lista delle inadempienze Iadicicco inserisce poi i «79 milioni previsti per il mercato del lavoro di cui sono stati spesi 19. Dei 38,7 milioni programmati per le scuole ne sono stati utilizzati 2,4, per la viabilità dei 63 milioni preannunciati ne sono stati impiegati soltanto 2,2.

Dulcis in fundo: a fronte dei 100 milioni di euro per le opere pubbliche, sono stati fatti lavori per 4,6 milioni di euro».

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