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Pubblicati i super stipendi della Rai

Nel prossimo numero in edicola L'Espresso pubblica gli stipendi dei "vip" di Viale Mazzini. Si va dagli 1,2 milioni di Vespa ai 400mila euro di Pupo. Cappon per non lavorare prende 600mila euro. Garimberti si ferma a quota 448mila, Masi a 715mila. Ai sette consiglieri del cda di Viale Mazzini 98mila euro a testa

Pubblicati i super stipendi della Rai

Roma - Superstipendi Rai, ecco le cifre. Nel prossimo numero del settimanale L’Espresso si forniscono le cifre dei più pagati nel servizio pubblico. Si va da 1,2 milioni di euro di Vespa ai 400 mila di Pupo, ai 600 mila di Cappon, stipendiato per non lavorare. La fonte è "un alto dirigente Rai" che resta anonimo. E racconta, fra l’altro come ogni apparizione sul servizio pubblico, ad esempio di Emanuele Filiberto di Savoia, costi "20 mila euro a botta".

Il caso del contratto di Santoro, con stipendio da 700 mila euro lordi l’anno e conseguente liquidazione milionaria, ha scatenato una tempesta culminata con gli strali del ministro Roberto Calderoli. Ed ecco allora che l’Espresso fornisce "le cifre segretissime - assicura l’Espresso- dei contratti 2009-2010", i cui importi vanno divisi per il numero delle puntate e che sono legati, almeno sulla carta, al ritorno pubblicitario del nome.

Il presidente Paolo Garimberti e il direttore generale Mauro Masi hanno dichiarato di guadagnare, rispettivamente, 448 mila e 715 mila euro l’anno. I sette consiglieri del cda prendono 98 mila a testa. Tra i vicedirettori quello meglio piazzato è Giancarlo Leone, che guadagna circa 470 mila euro l’anno, mentre l’astro nascente Lorenza Lei tocca i 350 mila, esattamente quanto il collega vicino a Bossi Antonio Marano. Gianfranco Comanducci prende circa 440 mila euro. Nel 2002 la sua retribuzione era di "soli" 235 mila euro. Tra incrementi retributivi, scatti di carriera, promozioni e gratifiche lo stipendio oggi è quasi raddoppiato.

Fra i giornalisti, Giovanni Minoli, ex direttore di RaiEducational e oggi capo della struttura che si occuperà della programmazione in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, ha uno stipendio che arriva, tra fisso e indennità, a 550 mila euro. Il numero di puntate che conduce e di cui è autore supera le 200 l’anno. Bruno Vespa, da esterno, prende invece più del doppio: 1,2 milioni, mentre "Ballarò" porta nelle tasche di Giovanni Floris 450 mila euro l’anno.

Anche il conduttore in forza a RaiTre uscendo dall’azienda oggi guadagna più di prima, assumendosi come contropartita, dicono i suoi, "i rischi insiti in una collaborazione a tempo". Il contratto di Minzolini non è nella lista, ma una fonte autorevole giura che è simile a quello di Gianni Riotta, "forse qualcosa di più". Riotta nel 2007 prendeva un fisso da 560 mila euro, con bonus che potevano far lievitare la busta paga fino a 610 mila.

Chissà cosa ne pensa Lamberto Sposini, ex vice di Enrico Mentana al Tg5, che oggi come conduttore di "La vita in diretta" ha un contratto da circa 250 mila euro l’anno.

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