Putin rilascia la «top gun» ucraina

La pilota Nadiya Savcenko liberata in cambio di due agenti segreti russi

Kiev La pilota dell'aviazione militare ucraina Nadiya Savcenko è stata rilasciata dal carcere russo in cui era detenuta da quasi due anni e ha raggiunto Kiev nel primo pomeriggio di ieri. In cambio della sua liberazione, l'Ucraina ha restituito alla Russia i due agenti segreti Alexander Aleksandrov e Yevgeny Yerofeyev. Secondo il quotidiano russo Kommersant l'accordo è stato raggiunto nel corso dell'ultima conversazione telefonica - l'altro ieri notte - condotta nel cosiddetto formato Normandia (Russia, Ucraina, Francia e Germania).

Nadiya Savcenko è considerata una «top gun» nel suo Paese ed era caduta nelle mani dei russi durante un'azione nella regione di Luhansk (Ucraina orientale, poi controllata dalla Russia) che aveva comportato l'uccisione di due giornalisti russi: per questo era stata condannata a 22 anni di reclusione. Le autorità ucraine avevano sempre sostenuto che questa condanna fosse strumentale e decisa allo scopo di procurarsi un ostaggio eccellente. Aleksandrov e Yerofeyev erano stati condannati a 14 anni per spionaggio.

Il presidente russo Vladimir Putin, nel confermare di aver messo la propria firma sotto al decreto di grazia per la Savcenko con l'autorizzazione dei parenti dei giornalisti uccisi, ha parlato di «motivi umanitari» e ha auspicato che la sua liberazione «possa ridurre la tensione nell'area del conflitto e contribuisca ad evitare queste perdite dolorose e inutili».

Nadiya Savcenko è stata ricevuta a Kiev dal presidente Petro Poroshenko, che l'ha definita «un simbolo della nostra resistenza» e ha detto che dopo di lei «torneranno all'Ucraina anche la Crimea e il Donbass».

In un clima di commozione e patriottismo, la pilota ucraina si è detta «pronta a tornare a combattere anche a costo della vita fino alla vittoria».

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