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Al Qaida: "Guerra totale". Obama: "No tregue" Volo Delta, l'esplosivo nelle mutande di Farouk

Al Qaida lancia una nuova minaccia: "Uccideremo tutti i diplomatici occidentali nello Yemen. Guerra totale ai crociati". Obama: "Pronto a usare ogni loro risorsa". Pubblicata la foto della mutanda-bomba indossata da Farouk

Al Qaida: "Guerra totale". Obama: "No tregue" 
Volo Delta, l'esplosivo nelle mutande di Farouk

Washington - Al Qaida ha rivendicato il fallito attentato sul volo Delta Amsterdam-Detroit. In un sito legato all’organizzazione terroristica è stato spiegato che si è trattato di una "risposta" agli attacchi subiti nello Yemen. L'organizzazione ha anche minacciato di uccidere tutti i diplomatici occidentali nella regione: "A morte tutti i crociati", riporta il sito. Secondo l'americano Site Intelligence Group, che monito i siti islamici, l'organizzazione di Al Qaida nella Penisola Arabica (Aqap) ha affermato che l'attentatore mancato, "il fratello nigeriano, è passato attraverso tutte le barriere di sicurezza per compiere la sua operazione, spezzando il grande mito dell'intelligence americana". L'attentatore mancato, secondo il comunicato di Aqap citato da Site, "ha utilizzato una tecnica esplosiva sviluppata dai mujaheddin nei laboratori di Al Qaida nella penisola arabica".

Obama: "Continuiamo a lottare" L'attentato fallito al volo Delta-Northwest "ci ricorda i pericoli che abbiamo davanti", ha detto il presidente americano, Barack Obama, nel primo commento pubblico sull'episodio, che ha riportato il terrore nei cieli americani. "E' un serio promemoria dei pericoli che abbiamo di fronte. Il popolo americano deve sapere che stiamo facendo tutto quel che è in nostro potere per garantire la sicurezza di ogni famiglia americana" e "per garantire la sicurezza degli Usa". Obama ha annunciato così la revisione delle politiche di sicurezza negli aeroporti per evitare il ripetersi di incidenti come il fallito attentato il giorno di Natale sul volo della Delta-Northwest.
"Gli estremisti che complottano contro gli Stati Uniti sappiano che gli Stati Uniti sono pronti a usare ogni loro risorsa, e ovunque, contro di loro. Non abbiamo tutte le risposte su questo ultimo tentativo - ha detto Obama - ma chiunque uccide uomini, donne e bambini innocenti deve sapere che gli Stati Uniti non si limitano ad alzare le difese all'interno": gli stati Uniti faranno tutto quello che è in loro potere contro i nemici che "in Afghanistan o in Pakistan, in Yemen o in Somalia o ovunque, dove complottano per organizzare attacchi contro il suolo americano". Obama ha detto agli americani di "restare vigili, ma avere fiducia".

Le indagini Continuano su tutti i fronti le indagini dopo l'attentato fallito sul volo della Delta. L’esplosivo che il nigeriano Umar Faruk Abdulmutallab portava addosso era sufficiente a distruggere l’aereo se fosse deflagrato. Intanto, fonti vicine a Scotland Yard hanno fatto sapere che un gruppo di almeno 25 musulmani britannici si starebbe addestrando in Yemen per compiere attentati simili a quello tentato il giorno di Natale sul volo Amsterdam-Detroit.

L'inchiesta di Scotland Yard La grande paura è che Abdulmutallab (l’attentatore del volo Delta, ndr) sia il primo di molti altri pronti ad attaccare gli aerei e uccidere migliaia di persone. "Sappiamo che ci sono quattro o cinque cellule radicali britanniche in Yemen", fanno sapere fonti vicine a Scotland Yard. La lista dei 25 sospetti è composta da persone di origine pachistana e somala, che avrebbero sposato l’estremismo islamico frequentando le moschee britanniche. Molti hanno una formazione tecnica, di tipo ingegneristico o informatico, mentre altri avrebbero fatto parte delle gang, scrive il Sun nella sua versione online. "Gli imam - continuano le fonti vicine a Scotland Yard - devono aver promesso loro il paradiso per convincerli a diventare attentatori suicidi addestrati ad uccidere gli occidentali".

La pista olandese Sarebbe maturata durante la sua permanenza a Londra la svolta verso l’Islam radicale di Umar Faruk Abdulmutallab, il nigeriano di 23 anni arrestato dopo aver tentato di far esplodere in volo, il giorno di Natale, l’aereo della Delta-Northwest Airlines da Amsterdam a Detroit. Secondo l’Independent, i contatti tra Abdumutallab e gli ambientI musulmani radicali presero corpo proprio quando, tra il 2005 e il 2008, il giovane era studente nella capitale britannica. Mohammad Mutallab, un cugino dell’attentatore, ha affermato che il giovane cominciò a subire l’influenza dei gruppi estremisti quando si trovava in Gran Bretagna, e suoi colleghi sostengono che egli visitò almeno tre volte la moschea di East London, a Whitechapel, sospettata di ospitare predicatori musulmani della linea più dura. Gli agenti dell’anti-terrorismo e l’intelligence dell’MI5, che in questi giorni hanno passato al setaccio l’appartamento abitato da Abdulmutallab in un elegante palazzo di Mansfield Street, stanno vagliando tutti i contatti intrattenuti dal giovane nel Regno Unito e se il suo nome possa essere legato, anche marginalmente, a qualsiasi complotto terroristico sul territorio britannico. Nel maggio scorso ad Abdulmutallab era stato negato un nuovo visto per entrare in Gran Bretagna perchè l’istituto di studi da lui citato per un corso di sei mesi risultava inesistente.

Lo Yemen: l'attentore era nel nostro Paese Umar Farouk Abdulmutallab all'inizio di dicembre si trovava ancora nello Yemen. Lo ha confermato il ministero degli Esteri yemenita. "Tra la fine di agosto e l'inizio di dicembre (il nigeriano, ndr) ha vissuto nello Yemen, dopo aver ottenuto un visto per studiare l'arabo in una scuola di Sanaa", ha detto un portavoce del ministero in un comunicato pubblicato dall'agenzia di stampa ufficiale Saba. AlL'Fbi Abdulmutallab aveva dichiarato di essere membro di Al Qaida è di essere stato addestrato nello Yemen in un centro della rete di Osama bin Laden.

Retromarcia di Janet Napolitano "Il sistema di sicurezza aerea ha fallito miseramente. Ora dobbiamo rivedere, passo dopo passo, cosa non ha funzionato". Il ministro americano della Sicurezza Interna, Janet Napolitano, corregge il tiro rispetto a ieri e con una serie di interviste, alla Abc, alla Nbc e alla Cnn, si allinea con la Casa Bianca ammettendo che "c'é ancora del lavoro da fare" per prevenire altri attentati di questo tipo. Ripetendo quanto annunciato ieri da Barack Obama, sottolinea che "bisogna rivedere le liste in cui sono inseriti questi sospetti terroristi e soprattutto chi ha già ottenuto dei visti validi per gli Usa". In più, conclude Napolitano, bisogna capire "come mai quest'uomo è riuscito a salire su quell'aereo con quell'esplosivo e come mai i controlli non sono riusciti a fermarlo a terra.

Dobbiamo rivedere tutte le procedure alla luce delle nuove tecnologie disponibili".

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