Cronache

«Qualcuno era...» al Teatro Carcano

«Qualcuno era...» al Teatro Carcano

Mentre sto aspettando che una delegazione russa termini la colazione per recarci a visitare la nuova centrale di Vado Ligure, ho già letto il Giornale e l’ho lasciato in dotazione alla Lobby dove è stato afferrato da un cliente e… mi ha fatto piacere leggere il suo articolo su Giorgio Gaber i cui spettacoli al teatro Carcano di Milano negli anni ’80 e prima metà anni ’90 erano un appuntamento fisso per me ed altri liguri presenti oltre appennino.
Vorrei solo ricordare un episodio di organizzazione culturale a Milano da parte di due amici di Camogli (Paolo Conzi e Olivia Dallari) i quali dopo la chiusura dell’azienda dove lavoravano puntarono su Milano dove fondarono l’Associazione «Milano Turismo e Cultura» poi diventata «Milano Cultura e Natura» con sede in centro (via Pattari) e che iniziò una continua crescita del numero degli associati con convenzioni con il teatro Carcano ed altri teatri minori e piano piano ha puntato a gite culturali per i soci milanesi interessati al Museo Lia di La Spezia, ai musei genovesi soprattutto nel 2004 per l’anno della cultura ed altre iniziative apprezzate da coloro che sono interessati ad una gita culturale di 1-3 giorni in Liguria/Provenza.
Tornando a Gaber ed agli spettacoli al teatro Carcano ricordo volentieri i bis che un Gaber con la sua chitarra concesse nel 1993 durante lo spettacolo «Qualcuno era...» che dovrebbe essere riportato su videocassette/Cd/Dvd ed essere venduto abbinato a qualche settimanale o giornale… perché quanto mai attuale e di cui conservo ancora il libretto che l’Associazione aveva ritirato ai botteghini e consegnato insieme ai biglietti ai soci che inizialmente erano tanti amici liguri di Paolo ed Olivia che vivevano a Milano e che iniziarono l’avventura di Milano Turismo e Cultura con la registrazione dell’associazione presso un notaio e con il sottoscritto quale membro del consiglio direttivo.
E da allora l’Associazione è cresciuta e di certo se Paolo ed Olivia si fossero fermati a Genova non avrebbero avuto lo stesso risultato.


Mi auguro di riuscire a vedere lo spettacolo previsto al teatro Archivolto e che la Fondazione Gaber riproponga questi programmi anche nelle riviere nella prossima estate.
Saluti

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