Cronaca locale

Quando capitale

Quando un teatro Manzoni vibra con tutto il pubblico al canto di «Oh mia bela Madunina», in un istante ci si sente proiettati in quella vecchia e magica Milano che sembra non dover tramontare mai. Come è accaduto lunedì, alla serata della «milanesità» condotta da un brillante Memo Remigi, che ha visto la consegna del 44° Premio Carlo Porta nelle mani di coloro che «con la loro opera culturale e la loro personalità hanno onorato la città». E la preziosa statuetta raffigurante il poeta dialettale meneghino è stata destinata a Ornella Vanoni, Riccardo Muti e Fedele Confalonieri. Assente la Vanoni perché costretta a letto dall’influenza, il suo riconoscimento è stato ritirato dall'assessore al Marketing territoriale e Identità Massimiliano Orsatti, che provvederà a consegnarlo personalmente alla cantante. Intervallato dalle esecuzioni dei «The Queentet» con il loro repertorio classico e dei «The Beatlend» i quali hanno esordito con un «Lady Madonna» dei Beatles sulla falsa riga di «Oh mia bela Madunina», lo spettacolo è proseguito con l'apparizione sul palco di Riccardo Muti. Dopo aver stretto la mano ai musicisti dei due complessi, il maestro ha ricevuto il premio da Giacinto Sica, presidente della sezione autori e scrittori del Circolo Filologico e da Luciano Camagni, direttore generale del Credito Artigiano. «Per me questo premio significa tanto - ha dichiarato Muti - perché Milano mi ha dato davvero molto. E questa è anche la mia occasione per ringraziarla». È stata poi la volta di Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e consigliere d'amministrazione del Giornale che, mentre riceveva il «Porta« da Osvaldo Villa, presidente della Facco Spa, e dal presidente del Circolo Filologico Milanese, Valerio Premuroso, si è rallegrato di riconoscere in quest'ultimo uno dei membri della commissione che lo diplomò al Conservatorio «Verdi» di Milano. «Sono onorato di questo premio - ha detto Confalonieri - che ricevo insieme a due “mostri sacri” come Vanoni e Muti. Vanoni sappiamo ciò che ha dato a Milano, quanto a Muti mi ha fatto riscoprire come nuovi molti brani che già credevo di conoscere». Infine, gli stessi premiati hanno a loro volta consegnato un riconoscimento speciale a Paola Marozzi Bonzi, fondatrice del Centro Aiuto alla vita della clinica Mangiagalli, per le madri che hanno difficoltà a concludere la gravidanza. Assolutamente in armonia con il clima della serata è stata la distribuzione del nuovo libro della giornalista Giovanna Ferrante Piazza del Verzaro - La Milano di Carlo Porta, dove l'autrice conduce il lettore a visitare gli angoli più suggestivi e storici di questo «Gran Milan».

Già perché, per chi non lo sapesse, Milano è al maschile.

Commenti