Roma

Quando il jazz è un «aperitivo» tutto da gustare

Un aperitivo in centro come preludio di una serata in jazz. È l’intrigante proposta dell’Arciliuto, elegante club romano di piazza di Montevecchio, a un passo da piazza Navona. Stasera prende il via la nuova edizione del Jazz Festival, che da qui al 31 marzo proporrà una lunga serie di concerti interessanti. Il filo conduttore sarà la contaminazione. In programma talenti emergenti e formazioni inedite. Un cartellone, curato da Mario Di Marco e Giorgio Enea, che comprende jazz classico e contemporaneo, e sconfinamenti nel pop. L’apertura è affidata al trio del batterista australiano Adam Pache, sul palco con Max D’Avola al sax e Vincenzo Florio al contrabbasso; il 16 gennaio l’originale quartetto formato da Eleonora Bordonaro e dal Luca Nostro Unser Trio; il 20 concerto in piano solo di Francesco Venerucci e il 27 appuntamentoo con l’ensemble elettroacustico, dai ritmi funk, Dago Quartett. Febbraio si apre con il jazz classico dell’Enrico Ghelardi Boptet (il 3), mentre il 6 sarà in scena un duo d’eccezione composto dal pianista Riccardo Fassi e dal clarinettista Mirko Mariottini. Il 10 febbraio si apre una finestra sull’ironico e raffinato pop d’autore dei Caraserena, che proporranno gli ottimi brani dell’album Ricordarsi di annaffiare e nuove composizioni inedite. Il 17 è in programma il recital piano e voce del compositore Valerio Vigliar. A marzo (il 3) si potrà ascoltare la giovane promessa del pianoforte Giuseppe De Gregorio, recente vincitore del concorso Luca Flores; il 17 un tributo a Giorgio Gaber, con il cantautore Piji e con Alessio Porretta. Il Jazz Festival si chiuderà il 31 marzo con il quartetto di jazz contemporaneo del chitarrista Gianni Bordi. I concerti prenderanno il via alle 21.30, nella Sala Anfiteatro. Info e biglietti: 06.

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