Stile

Quando la passione guida lo stile e l'armonia

La Maison presenta, quest'anno, nella collezione L.U.C, il suo primo tourbillon volante di manifattura

Fabrizio Rinversi

Karl-Friedrich Scheufele, co-presidente di Chopard, non perde occasione per trasmettere la grande passione che accompagna tutte le iniziative imprenditoriali di cui è protagonista. In particolare, nei settori delle auto, dei vini e, ça va sans dire, degli orologi. Motivo per cui, quando ha pensato alla giusta ambientazione per presentare le anteprime delle novità predisposte per l'edizione 2019 di Baselworld, è stato naturale, in Francia, nella regione della Nuova Aquitania, individuare lo Château Monestier La Tour, da lui rilevato nel 2012 e sede di un'azienda di produzione vinicola, trasformata da Scheufele in senso biodinamico, con relativa certificazione. Non pago, Karl-Friedrich ha voluto offrire agli ospiti un'esperienza formativa sulle caratteristiche e la raccolta del tartufo nero, molto diffuso in quella zona. Ecco, dunque, che in un contesto di informale cordialità e di naturale bellezza, abbiamo potuto apprezzare i risultati di un lavoro che Chopard Manufacture sta portando avanti da oltre 20 anni con grande professionalità e, soprattutto, stile identificativo.

Ci riferiamo, evidentemente, all'imprinting manifatturiero orologiero della Maison, manifestato nei prodotti denominati L.U.C, arricchito quest'anno, in particolare, con una novità assoluta, ossia, il L.U.C Flying T Twin, recante il primo calibro con tourbillon volante di Chopard. Realizzato in edizione limitata a 50 esemplari, in oro rosa etico, certificato «Fairmined» (oro estratto in modo responsabile all'interno di realtà artigianali, che operano nel rispetto dei minatori e dell'ambiente), è dotato di un movimento automatico, calibro L.U.C 96.24-L, certificato C.O.S.C e insignito del Punzone di Ginevra. Lo spessore è contenuto in 3,3 mm su di un diametro di 27,4 mm, e questo ha consentito di costruirvi intorno una cassa da 40 mm e soli 7,2 mm di altezza. Stiamo parlando, dunque, di un orologio relativamente piatto, satinato sulla carrure e lucido sulle altre componenti, il cui quadrante grigio antracite è rifinito guilloché a mano, al centro, con motivo ad alveoli, e azurée sulla fascia degli indici a punta di freccia e dorati numero arabo al 12 -, percorsi da lancette Dauphine Fusée. Il tourbillon volante a un minuto è al 6 e, sulla gabbia, è stata adattata una piccola lancetta, ad indicare i secondi continui.

Due bariletti sovrapposti secondo la tecnologia Twin, brevettata, consentono una riserva di carica di 65 ore, e il dispositivo automatico è alimentato da un microrotore bidirezionale in oro a 22 carati; il bilanciere a regolazione inerziale pulsa ad una frequenza di 25.200 alternanze/ora ed è associato ad un meccanismo «stop seconds», finalizzato ad una messa all'ora assolutamente precisa, decisamente raro in movimenti dotati di tourbillon.

L'orologeria haut-de-gamme di Chopard, in sintesi, indica un vero e proprio stile di vita, solo apparentemente rappresentativo di lusso, profondamente radicato in una piacevolissima semplicità esistenziale.

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