Cronache

Quando su internet l'amicizia non ha prezzo

Quando su internet l'amicizia non ha prezzo

Cristian ha vent'anni e pochi amici intorno, anche se la sua vita pretende la presenza assidua di una persona accanto, anche se è un ragazzo sveglio a cui piace la compagnia. Quella, la compagnia, la divide da sempre con l'unica con cui non vorrebbe: la Sma, l'atrofia muscolare spinale, una malattia rara, quasi sempre figlia di una mutazione genetica impazzita, che lo costringe a letto da quando aveva otto mesi. Blocca i muscoli del corpo, colpisce un bambino ogni diecimila e non ha, al momento, una cura. Un ragazzo pieno di vita, con gli occhiali dalla montatura colorata di blu, ma fragile come un pettirosso. Ha anche un'altra amica, racconta il Resto del Carlino, si chiama Irene ed un'infermiera: lavora in una casa di riposo sei giorni su sette, a Cristian regala il giorno libero e l'affetto che ha nel cuore. Lo porta al cinema, al ristorante, al parco. Di più, della sua vita, non può dare.

Cristian Viscione vive in provincia di Reggio Emilia con il papà, che è camionista, mamma e due sorelle, fa parte, come la sua famiglia di un'Italia dignitosa che non assomiglia a quella dei reality show, dove ogni scusa è buona per piangere lacrime di coccodrillo, dove mezza parola basta per scatenare drammi di cartone. Vorrebbe trovare un lavoro, si è diplomato con 95 al Pascal, con il computer sa fare tutto: si sono già proposti in due ma in azienda non c'è l'ascensore quindi non se n'è fatto niente.

Scrive bene Cristian anche se con un mouse ma un pizzino così non l'aveva mai scritto, tantomeno su Facebook: «Cerco ragazzi della mia età che mi facciano compagnia. Sono disposto a pagare sette euro l'euro». Sette euro per due chiacchiere, sette euro per un po' di cuore, un sasso lanciato nel mare dei social. Si dice che tutto abbia un prezzo nella vita, ma quella di Cristian è una provocazione per vedere l'effetto che fa. Gli hanno risposto in tanti, più di millecinquecento richieste d'amicizia, per quanto virtuali possano essere; la sua bacheca si è riempita di più di tremila messaggi. Dice: «In tanti gratis. Qualcuno ancora di sano a Reggio Emila c'è...» In tanti gratis. Nel gran mare dell'indifferenza virtuale, del narcisismo cialtrone e dei predicatori da tastiera c'è insomma chi non è solo disposto a giocarsi la vita per un like ma chi, veramente, l'amicizia è disposto a dartela a cottimo. È una malattia anche questa.

E nemmeno tanto rara.

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