Cronaca locale

Quante liti dietro le «Cinque Giornate»

Un altro volume di racconti cittadini dell’assessorato al Decentramento

Ferdinando Maffioli

Ancora Milano al centro della storia, anzi di tante storie. Mettendo in pagina racconti più lontani e diversi - ma pur sempre unici e speciali - di quelli, intimi e spontanei degli anziani delle diverse zone cittadine, l’assessorato al Decentramento del Comune ha presentato ieri «Storie di Milano», un’originale narrazione di Giovanna Ferrante. Un libro in cui è la stessa città che s’improvvisa protagonista per narrare fatti, eventi, destini e profili di grandi e piccoli protagonisti milanesi. Un racconto diviso in nove giornate, come le zone.
«I libri già pubblicati, uno per ogni zona - ha spiegato ieri l’assessore Giulio Gallera - hanno riscosso un grande successo, raccontando di gente come noi o di chi, nato in uno dei tanti quartieri, è poi diventato famoso. A questo insieme di aneddoti mancava il tocco finale: raccontare la memoria della città attraverso i suoi luoghi storici e i suoi personaggi storici o leggendari».
Così nel libro si passa da una trama all’altra, da un monumento a una leggenda, saltando secoli e quartieri, lasciando magari una strega (innocente) sul rogo per incontrare subito dopo una famosa contessa. Come Clara Maffei, il cui salotto accolse nel 1837 il celebre Honoré de Balzac: «A lui non sono piaciuta - è sempre Milano che racconta - e non gli piacevano le nostre abitudini. Ma a me non piaceva lui, che mangiava troppo, fumava continuamente e si addormentava durante le conversazioni».
Si volta pagina e c’è la vera storia del monumento alle Cinque Giornate realizzato da Giuseppe Grandi: con quel leone di buon carattere che non ne voleva sapere, come «modello», di ruggire (lo farà solo dopo che il Grandi gli tirerà dietro le ciabatte) e con la difficile gestione delle cinque, giovani e presuntuose, modelle destinate a interpretare, tra una lite e l’altra, le Giornate.
Questi sono solo alcuni degli aneddoti contenuti nel libro, realizzato con il contributo della Facco Spa, e in distribuzione gratuitamente - come del resto i volumi delle zone - alla segreteria dell’assessorato al Decentramento. Per prenotarne una copia basta telefonare allo 02-8845.0925. «Milano - ha commentato l’autrice, la scrittrice e giornalista Giovanna Ferrante - è una città poco vanesia, che per vocazione non ama esibirsi. Per questo è necessario riscoprirla, come turisti nella propria città.

Spero che questo libro contribuisca a questo obiettivo».

Commenti