Quel mix tra innovazione e tradizione

Quel mix tra innovazione e tradizione

Il Gruppo Fossil si è avvicinato alla Svizzera con gradualità, studiando il mercato, definendo e articolando sempre di più il proprio portafoglio marchi, attendendo il momento più opportuno per passare dall'attenzione in business. Era il 2002, infatti, quando il Gruppo acquisì tre piccole aziende orologiere di Biel, specializzate nel design, prototipazione e assemblaggio, riunite nel nome di Montres Antima Sa.
Poi, nel 2004, ecco l'headquarter europeo a Basilea, un ulteriore piccolo passo cui sono seguiti altri otto anni di lavoro e impegno per preparare un grande progetto, denominato Swiss Made. Nel 2012, dunque, Fossil si è mossa con straordinaria decisione, rilevando la Swiss Technology Production di Manno (Canton Ticino), operazione che gli ha consentito di contare su una manifattura di movimenti di proprietà in terra elvetica. Evidentemente, nonostante l'operatività del suddetto sito, il Gruppo ha comunque mantenuto relazioni di lungo periodo con fornitori di componenti nel Jura (Nord-ovest svizzero) e nel Ticino.
Infine, all'inizio d0el 2013, la Casa texana, attraverso la propria sussidiaria Swiss Technology Components Sa, ha investito diversi milioni di franchi svizzeri per avviare la costruzione di un nuovo edificio preposto alla realizzazione di casse a Glovelier, attivo ormai da più di sei mesi. La produzione e l'esportazione di orologi Swiss Made del Gruppo Fossil, prima di questa accelerazione, era di 400mila unità, in particolare per il brand Burberry: a partire dal febbraio 2013, con la presentazione della collezione Fossil Swiss Made, tale quota è stata decisamente aumentata e l'obiettivo di ampliare una simile potenzialità, unitamente all'integrazione verticale di processo, si è cominciato a concretizzare già lo scorso gennaio con il lancio della prima collezione di orologi Emporio Armani Swiss Made, sottolineata dalla predisposizione di un nuovo, sofisticato stand a Baselworld.
«Da sempre credo nel mix di innovazione e tradizione - è il pensiero dello stesso Giorgio Armani -; per la collezione di orologi Emporio Armani Swiss Made mi sono ispirato alle forme degli anni Trenta e Quaranta, rivisitate in chiave contemporanea, elaborando un design ricercato e senza tempo, che ho unito alla migliore tecnologia svizzera, espressione imbattibile di precisione».
E, in tal senso, le linee estetiche guida della collezione sono molto chiare: carrure ergonomica composta da due tratti convessi sullo spessore per armonizzarsi al meglio con il polso e contenere una corona elegante a composizione tronco-conica, incisa e con cabochon applicato in quarzo marrone fumé; quadrante pulito ed essenziale, leggermente curvato sulla fascia periferica, con indici applicati a barretta (doppio al 12); lancetta dei minuti a bastone lunga tanto da sovrapporsi agli indici, sfera delle ore pari a due terzi della lunghezza di quella dei minuti; finestrella della data sfaccettata all'interno e punti sovrastanti gli indici trattati con Luminova; nei cronografi al quarzo, in un contesto grafico ed estetico similare ai solotempo automatici, troviamo il piano di scorrimento delle piccole sfere dei tre contatori, ribassato lievemente rispetto a quello del quadrante principale, mentre i pulsanti crono, dal tratto ellittico schiacciato, sono ben dissimulati sulla metà inferiore della carrure declinante sul fondello, al fine di ottimizzare ulteriormente l'ergonomia del modello.
Si distinguono, in particolare, le linee Melting Gold, di cui illustriamo il solotempo automatico da 42 mm in acciaio IP oro giallo con quadrante color bronzo soleil (950 euro il prezzo), e Glowing Rose, in acciaio IP oro rosa, della quale presentiamo il cronografo al quarzo da 44 mm (misurazione di 1/10 di secondo) con quadrante grigio scuro soleil (costo, 850 euro).

Da non dimenticare, infine, i modelli Black Magic con cassa in acciaio placcato nero opaco e quadrante in tono.

Commenti