Quel Vecchio Porto sul Mediterraneo dove le Muse incontrano il XXI secolo

Quel Vecchio Porto sul Mediterraneo dove le Muse incontrano il XXI secolo

Indimenticabile per chi l'ha conosciuta. Forte. Languida. Colorata. Sempre diversa. Azzurra. Aspra. Effervescente. Imprevedibile. Non basterebbe un intero quaderno bordato d'oro per dipingere il carattere - unico, irripetibile - di Marsiglia, scapigliata capitale francese del Mediterraneo. Nel 2013 designata anche «Capitale europea della cultura». Due «caput mundi» in uno.
Il celebre scrittore Alexandre Dumas amava dire che Marsiglia è «il punto di incontro di tutto il mondo», così multietnica, sempre generosa nell'offrire il meglio di sé. E' la seconda città più grande e antica della Francia dopo Parigi con i suoi 900 mila abitanti di differenti origini etniche - maghrebini, italiani, spagnoli emigrati dopo la Seconda Guerra mondiale - che si sono integrati lasciando sempre e comunque un lembo intinto nella tradizione dei paesi d'origine. Uno stupefacente mix che si esprime nella cucina, per esempio; in certi quartieri, come il Panier, che ricordano quelli - variopinti - del Nord Africa; nei profumi che si captano e nei colori forti che trafiggono le iridi passeggiando in aree urbane differenti; nelle espressioni linguistiche: «les yeux bordés d'anchois», gli occhi bordati d'acciughe, per dire di una persona dall'aria stanca. Molto gravita attorno al porto - commerciale soprattutto, ma anche turistico -, il primo, per importanza. Da lì si dipana la città, popolare e colta insieme, le strade strette e l'architettura antica, i ristoranti tipici con la golosa e ricca bouillabaisse (la zuppa di pesce), i localini dove sorseggiare all'ora dell'aperitivo, sulle terrazze del Vieux Port, l'immancabile pastis dal gusto marcato di anice. Ai piedi dell'Estaque, Marsiglia gode poi di una collocazione fantastica, tra spiagge, isole, mare turchese, l'entroterra profumato di fiori, quelli di lavanda in particolare. E poi le calanque, capricci rocciosi della natura, che, alte e scabre, dominanti e fiorite, incidono la costa con il loro andamento da «grand canyon» ben piantate nell'azzurro del mare. Uno spettacolo sorprendente, soprattutto al tramonto, quando le rocce si colorano di rosa, arancione, indaco.
Marsiglia, che ai cinefili (e non solo) ricorda Alain Delon e Jean-Paul Belmondo nell'indimenticabile film «Borsalino», è oggi un cantiere a cielo aperto in previsione del 2013 e dei suoi 500 eventi, tra cui 80 esposizioni, con un'aspettativa di circa 12 milioni di visitatori. «Une rue, une grue», a ogni strada una gru, dicono qui. Niente sarà più come prima. Tra i grandi, nuovi progetti i lavori fervono attorno al Memoriale della Marsigliese, 4mila mq di spazi culturali e turistici dedicati al cinema: una sala proiezioni, una videoteca, una biblioteca, la boutique, il ristorante e altro ancora. E poi Il Silo, ex deposito del grano datato 1930 con una sala spettacoli che ricorda la parigina Olympia, 2005 posti a sedere, 520 mq di spazi privatizzabili. E ancora il J4, spianata di 20mila mq con parcheggio per 700 auto, 2 darsene. E inoltre Le Klap, centro di danza kélémenis, 5.200 mq di negozi e 2 musei: Regards de Provence e MuCem, museo delle civiltà dell'Europa e del Mediterraneo, rivestito con una rete di cemento. Appena inaugurato, poi, l'hotel di lusso firmato dall'archistar Philippe Starck, il Mama Shelter (64, rue de la Lubière, tel. +33.4.84352000, www.mamashelter.com/it/marsiglia), in pieno centro, in prossimità di Cours Julien, area molto vivace, con sale da concerti, terrazze soleggiate, begli esempi di architettura urbana. Il Mama Shelter è il modo più divertente per scoprire, o riscoprire, la città, con quel design inconfondibile di Starck applicato a quest'ultimo gioiello che replica, sempre in team coi fratelli Trigano e Cyril Aouzerate, il primo Mama Shelter della capitale. Inarrivabili i dettagli, eccentrici e meritevoli d'attenzione; le 127 camere da 15 a 45 mq in 5 diverse categorie e colori; il ristorante di cucina mediterranea curato dagli chef Alain Senderens e Jerome Banctel, pochi piatti e di altissima qualità. Dalle 22 in poi, musica jazz. Un luogo, il Mama, in cui vivere momenti di piaceri assaporando buona cucina. E da qui spingersi nelle vie marsigliesi come dei «flaneur» alla ricerca di emozioni che la città regala a manciate. Air France, in previsione del 2013, ha potenziato la sua flotta sulla rotta Milano-Marsiglia (tariffe da 50 euro a/r) con 12 voli settimanali. In più, ha aperto decine di nuove linee in Europa e nel bacino del Mediterraneo che hanno come destinazione la città francese (www.airfrance.it) Per informazioni: www.marseille-tourisme.com/it; www.rendezvousenfrance.

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