Quella musica spaziale per chi si sente figlio delle stelle

Quella musica spaziale  per chi si sente figlio delle stelle

Non avrei mai pensato di poter rimanere così affascinata da una conferenza di astrofisica. Un tema certamente interessante anche se spesso raccontato da professori tediosi che parlano di meccanica cosmica come se fossero ad una riunione per astronauti della Nasa. Eppure ieri ho assistito ad un meraviglioso spettacolo spaziale senza aver bisogno di una laurea in ingegneria, scienza, matematica o altro, grazie a Planetario. Musica per conferenze spaziali, il set live che quattro musicisti d'eccellenza insieme a Fabio Peri, direttore del Planetario di Milano, hanno messo in scena al Teatro Dal Verme.
Un connubio tra scienza e musica nato da un'idea di Vittorio Cosma, ex Pfm e oggi produttore musicale che decide di formare una band con Max Casacci dei Subsonica, l'ex Litfiba Gianni Maroccolo e Riccardo Sinigallia, produttore per i Tiromancino e Niccolò Fabi per trascinare l'ascoltatore dritto nel centro della volta celeste, rendendo il concerto un vero e proprio viaggio intergalattico. Per conoscere che la luce viaggia a 300mila km al secondo. E che partendo dalla Terra ci vuole un secondo per incontrare la Luna, 12 minuti Marte, 40 Giove, 6 ore per lasciare il nostro sistema solare. Per scoprire in fin dei conti che tutti siamo figli delle stelle in un'universo che ha molto ritmo.

Viviana Guglielmi conduce «Happy Hour» dal lunedì al venerdì alle 19.30 su Telelombardia.

L'emittente diretta da Fabio Ravezzani è visibile sul digitale terrestre nel nord Italia (canale numero 10) e sul satellite (canale 511 di Sky).

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